La Sacra di San Michele e il territorio per un futuro tra religiosità, cultura e musica

sacra san michele

S.AMBROGIO – Si è svolta nella foresteria della Sacra di San Michele la conferenza stampa di presentazione del progetto culturale che lega l’edificio religioso alle diverse realtà locali. Sono state presentate importanti iniziative culturali e di rivalutazione del territorio presso la Sacra di San Michele, splendido scenario per questi percorsi. Presenti al tavolo dei relatori Vittoria Poggio assessore alla cultura della regione Piemonte, l’onorevole Daniela Ruffino ed il consigliere regionale Paolo Ruzzola. In sala il sindaco di Sangano e presidente dell’Unione Montana Valsagone Alessandro Merletti. La giunta di Sant’Ambrogio, che da tempo porta avanti la candidatura all’Unesco, con il sindaco Antonella Falchero e gli assessori Silvano Barella e Arianna Senore. Presenti anche i club Rotary e Lions del territorio e la rappresentanza dei produttori delle tipicità della valli.

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IL RETTORE PADRE CLAUDIO PAPA

E’ stato il Rettore padre Claudio Papa, a capo dei Rosminiani, presenti alla Sacra a spiegare i programmi futuri legati al bene di valenza internazionale. Spiega la Poggio. “Sono profondamente convinta che una delle azioni più importanti da compiere sia lavorare affinché si rafforzi e si diffonda sempre più la cultura identitaria del territorio. E certamente promuovere la conoscenza e la valorizzazione di un monumento-simbolo come l’Abbazia di San Michele della Chiusa è un’azione che va in questo senso. Attorno all’immagine della Sacra, infatti, l’identità della nostra comunità e del nostro territorio non può che ritrovarsi e rinforzarsi, trovando rappresentazione in un unico e potente simbolo.

 

LA REGIONE

La Regione intende promuovere sempre più la conoscenza di questa spettacolare costruzione. Favorendo altresì azioni volte al recupero ed al mantenimento delle attività strutturali dell’edificio nonché alla realizzazione. Poi, non certo secondaria, di iniziative culturali che rafforzino il ruolo della Sacra come centro di scambio ed integrazione delle culture, della spiritualità e della pace“.

antonella falchero