Il giornalista Marco Travaglio ha chiuso il Festival Alta Felicità

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VENAUS – Marco Travaglio chiude il Festival Alta Felicità. A tarda notte di lunedì 29 luglio, è terminato a Venaus. La quarta edizione si è chiusa con un bilancio di partecipazione che ha segnato in alcuni momenti migliaia di persone. Un pubblico proveniente da Valsusa, dall’Italia e e anche dall’estero. In scaletta la presenza di artisti, musicisti, scrittori, uomini e donne di cultura. Quattro giorni con vari dibattiti a tema, convegni su diversi argomenti e musica. Negli incontri tani generi di professionalità e conoscenze, tutti hanno messo a disposizione la loro esperienza, per trasmettere ai presenti il loro punto di vista sulla TAV e non solo.

TRAVAGLIO AL FESTIVAL ALTA FELICITA’

Tra le tante iniziative, da segnalare l’incontro con il giornalista Marco Travaglio. Con lui sul palco l’ingegner Alberto Poggio, Lele Rizzo e  Luca Giunti. Il tema della proposta di approfondimento è stato ovviamente la TAV. Dopo la grande delusione per molti militanti NoTav nel Movimento 5 Stelle, votato dai militanti nei comuni, in Regione e in Parlamento dopo aver visto il ministro Toninelli avallare il proseguimento dei lavori della TAV.

Il giornalista Marco Travaglio chiude il Festival Alta Felicità. Un pomeriggio al Festival Alta Felicità di Venaus con una tavola rotonda sulle “prospettive di lotta” del movimento che da 30 anni contrasta il progetto Tav in Val Susa. “Non ci sono mai stati governi amici, ma è innegabile che la tentazione della delega è stata forte per una parte del Movimento NoTav. – ha detto Travaglio – ora è arrivato il momento di tornare uniti a contrastare con azioni dirette nonviolente come abbiamo sempre fatto quest’opera inutile e dannosa”. Il giornalista del Fatto Quotidiano ha poi, dal suo punto di vista, elencato e illustrato il rapporto tra grandi gruppi economici e la costruzione delle opere di collegamento.

TRA LE NOVITA’ DI QUESTO FESTIVAL I MOVIMENTI

La prima tra le tante novità della quarta edizione è l’apertura da parte del Movimento NoTav, ideatore del Festival Alta Felicità, a tutti i movimenti che lottano per la salvaguardia del clima. Il Festival Alta Felicità è diventato così una delle tappe del percorso di lotta nazionale. “Abbiamo pensato che fosse importante aprire il Festival a tutti i movimenti territoriali di lotta. – dicono gli organizzatori – per continuare a tenere alta l’attenzione sulle tantissime realtà che si sono riunite attorno al tema della difesa del clima e contro l’inutile spreco di suolo e la deturpazione delle terre, che producono enormi danni alla salute delle persone e contribuiscono all’enorme spreco di denaro pubblico a discapito di tutte quelle infinite piccole opere necessarie per la messa in sicurezza dei territori”.