Cantiere TAV, 48 NoTav denunciati per aver forzato il cancello di protezione

chiomonte cantiere tav(foto Il Fatto Quotidiano)

CHIOMONTE – Cantiere TAV, arriva a 48 il bilancio dei NoTav denunciati per aver forzato il cancello di protezione. È terminata con un bilancio assolutamente positivo, per chi aveva la responsabilità di gestire l’ordine pubblico, la manifestazione dei NoTav in Valsusa. Pur operando in un terreno difficile e reso insidioso dalla pioggia, sia gli organizzatori della manifestazione sia gli operatori di polizia hanno affrontato con grande senso di responsabilità la difficile gestione dell’evento. La manifestazione non ha visto alcun momento di scontro diretto “corpo a corpo”. I disordini sono da attribuire alla regia quasi esclusiva dei noti esponenti di alcuni centri sociali autogestiti di Torino per i quali la Questura ha già provveduto alla denuncia di 48 persone.

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(foto Il Fatto Quotidiano)

IL LAVORO DELLA POLIZIA

Cantiere TAV: sono 48 i NoTav denunciati per aver forzato il cancello di protezione. Secondo un comunicato della Questura. “Alcuni facinorosi hanno forzato un cancello di protezione usando persino flessibili e fiamme ossidriche ma nessun manifestante è riuscito ad avvicinarsi all’area del cantiere. La polizia ha disperso con lacrimogeni e idranti i ripetuti assalti dei facinorosi che hanno cercato più volte e in più punti di superare la recinzione difensiva del cantiere con ripetuti lanci di pietre petardi e oltre 40 bombe carta. L’intera manifestazione, come preannunciato, è stata gestita con pacatezza e rigore senza momenti di eccessiva criticità“. Il Prefetto di Torino Claudio Palomba, che ha seguito in prima persona tutte le delicate fasi della manifestazione, rendendosi interprete della volontà del Ministro degli Interni Salvini, ha voluto complimentarsi personalmente, dalla sala operativa della Questura, con tutti gli operatori impegnati nel difficile servizio.

IL MOVIMENTO NOTAV

Secondo i manifestanti. “Avevamo detto che avremmo portato più gente possibile al cantiere. Per far vedere a tutti da vicino contro cosa lottiamo e lo abbiamo fatto. Con  grande impegno. A differenza di tanti, il movimento NoTav mantiene sempre le sue promesse. Sappiamo che tutta l’informazione si sta concentrando su “come” abbiamo raggiunto il cantiere ma il “come” che tanto fa notizia. E’ esattamente lo stesso modo in cui lo abbiamo fatto molte altre volte.

A noi interessa valorizzare quanti giovani e meno giovani sono partiti dal Festival Alta Felicità per raggiungere la Val Clarea. Con un tempo a dir poco incerto, e ci hanno spinto ad andare fino in fondo, sorpassando zone rosse e cancelli in metallo. Un pacifico fiume in piena fatto di migliaia di volti di ogni età è partito da Venaus per arrivare a Giaglione.  Il dispositivo di sicurezza tanto decantato dal ministro Salvini, con i suoi 500 agenti, faceva acqua da tutte le parti. I jersey sono venuti giù e una marea di bandiere crociate ha violato la zona rossa“.