Siglato oggi a Oulx l’accordo fra Prefettura e Sindaci per il programma di accoglienza di 64 richiedenti asilo

OULX – In sala consiliare a Oulx è stato siglato in mattinata il Protocollo d’intesa tra Enti locali e Prefettura di Torino per il progetto di accoglienza diffusa in Valle di Susa. A vantaggio di richiedenti e titolari di protezione internazionale presenti in Italia. Il Prefetto Renato Saccone è stato accolto da tutti i Sindaci delle Unioni Montane Comuni Olimpici Via Lattea e Alta Valle Susa e da quelli di Venaus, Bruzolo e Bussoleno. Presente anche Paolo De Marchi, in veste anche di Presidente del Con.I.S.A.  che per contro dei Comuni coordinerà e gestirà il progetto di accoglienza. Saranno 64 i richiedenti asilo che verranno ospitati sul territorio. I Comuni interessati hanno 23.200 residenti. La Prefettura con l’accordo si impegna “ad escludere i Comuni interessati dal protocollo dai futuri bandi della Prefettura per l’assegnazione del servizio di accoglienza ed assistenza dei richiedenti protezione internazionale, ad associazioni cooperative.” 

UN PROGETTO PER 112 PERSONE

L’Alta Valle integra con l’accordo odierno di Oulx il progetto di accoglienza già avviato in Bassa Valle, per 112 persone. “E’ questo il modello che abbiamo attivato e a cui ci siamo ispirati – ha detto Paolo De Marchis.Un numero contenuto e gestibile di richiedenti asilo cui vanno sommate 4 persone già accolte da un privato a Meana e alcuni minori ospitati a Exilles. Abbiamo scelto questo modello e di fare la nostra parte, pur tenendo conto delle peculiarità del nostro territorio. Come Sindaci ci siamo presi questa responsabilità perché riteniamo corretto che ognuno faccia la sua parte senza tirarci indietro.” A gestire il progetto – interamente a carico economico del Governo – sarà il Con.I.S.A. con la nuova direttrice Anna Abburrà che ha preso servizio il 5 dicembre scorso.

LA PROCEDURA

La procedura concordata prevede ora l’attivazione di un bando riservato alle cooperative sociali da parte del Con.I.S.A. Sarà necessario reperire sul mercato da privati oppure in strutture messe a disposizione dai Comuni i locali necessari all’ospitalità dei richiedenti asilo. I primi arrivi quindi non sono previsti che fra qualche mese. “Questa non è più da considerarsi un’emergenza – ha detto il Prefetto Saccone – perché sarà un fenomeno che dovremo affrontare almeno per i prossimi 2 o 3 anni. Un argomento da cui nessuno si può sottrarre.

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