OULX – Ad Oulx torna la Fiera Franca, edizione 526ª. Sarà una fiera particolare con tante norme anti Coronavirus. C’è l’obbligo di indossare la mascherina su tutto il territorio di Oulx per tutta la giornata di domenica 4 ottobre, passando agli ingressi controllati e, all’occorenza, contingentati nell’area della fiera. La fiera si svolgerà dal 2 al 4 ottobre. Inoltre grazie al Valsusa Open Valley sarà possibile fare il test sierologico Coronavirus a 15 euro per i residenti e 30 per i non residenti. L’esame si svolgerà nello spazio sotto la Rocca.
IL POMERIGGIO
Dalle 14 alle 17 ai Jardin d’la Tour. Giochi d’altri tempi, intrattenimento musicale e a seguire la merenda offerta ai bimbi. Giochi d’altri tempi, intrattenimento musicale e a seguire la merenda offerta ai bimbi. Alle 15.30 all’Istituto scolastico Des Ambrois “Crear al pais”. Un pomeriggio a cura di Matteo Rivolta dell’Università di Torino. Intervengono Andrea Fantino sulle transumanze. Dedicato al poeta Riccardo Colturi documentario di Andrea Fantino. Luca Poetto presenta le poesie con Daniele Dalmasso. Interessante la conclusione sulle lingue minoritarie. Conclude la giornata il concerto “12 canti per 12 lingue”. Uno spettacolo che unisce musica, canto, recital e multimedialità. Presenti Dario Anghilante, voce narrante, Paola Bertello, voce. Poi Flavio Giaccherino al clarinetto basso, sax soprano e cornamuse. In fine Marzia Rey voce e violino.
LA STORIA
Nel 1494, per le strade di Oulx transitarono gli eserciti di Carlo VIII diretti alla conquista del regno di Napoli. Le schiere di Re Carlo imposero sacrifici enormi alla popolazione. Era avvenuto nel 1453 al passaggio delle truppe di Renato d’Angiò. Per compensare la comunità dai danni subiti, il sovrano permise all’abitato di Oulx di tenere, ogni anno negli ultimi giorni d’estate a partire dal 15 settembre, una fiera franca, libera cioè dalle tasse. La fiera venne poi fatta coincidere con la prima domenica di ottobre periodo in cui avveniva la demonticazione del bestiame dagli alpeggi. L’attuale Fiera del Grand Escarton, con la sua rassegna zootecnica, è l’ultimo evento rimasto oggi in alta Valsusa in cui vengono esposti e premiati i capi bovini, equini e caprini stanziali. Un momento di cultura, di festa, musica, ballo, e divertimento che vede ogni anno protagonisti produttori agricoli, allevatori, antichi mestieri e artigiani artisti.
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