Oulx: la meraviglia del Parco della Dora nell’annuale Camminata

Oulx Puy Beaulard

OULX – I gruppi ā€œescursionismoā€ Tutela Ambiente Montano del CAI UGET e CAI Sezione di Torino, inĀ collaborazione con i comuni di Oulx e Cesana Torinese, con il gruppo FAI (Fondo AmbienteĀ Italiano) della Valsusa (recentemente promosso a delegazione), con molteplici associazioni delĀ territorio, hanno organizzato nella giornata di domenica 7 maggio la XVI edizione dellā€™escursioneĀ per il ā€œParco della Doraā€ finalizzata alla valorizzazione e alla conoscenza dellā€™ambiente naturaleĀ della Dora Riparia e dei territori circostanti. Lā€™idea della camminata lungo il Parco della Dora nasceĀ agli inizi degli anni 2000 da parte di un gruppo di amici ā€œcapeggiatiā€ dai rappresentanti del CAIĀ Sezione di Torino, Lodovico Marchisio e Franco Stuardi che hanno iniziato a fare escursioni appenaĀ fuori dalla cittĆ  capoluogo. Iniziando a visitare Collegno hanno scoperto che la natura, anche solo aĀ pochi passi dalla metropoli, regalava scorci di bellezza incredibili. Anno dopo anno le camminate siĀ sono sempre piĆ¹ distanziate da Torino fino a risalire gradualmente tutta la Valsusa.

Un obiettivo futuro che questo gruppo vuole conseguire sarĆ  la realizzazione del progetto ZoccoloĀ Duro, una camminata a tappe dalla confluenza nel Po, al Parco della Colletta di Torino, fino alĀ Monginevro (e alla sorgente principale presso ā€œLa Valle dei Mandariniā€, in territorio francese), inĀ collaborazione con i responsabili degli Enti locali e con le rispettive associazioni, per una durataĀ complessiva di circa dieci giorni. Ogni anno comunque, lā€™esperienza della camminata del ā€œParcoĀ della Doraā€ si ripete e si riscontra sempre un buon numero di partecipanti. Lā€™escursione diĀ questā€™anno (piĆ¹ di 50) ha visto come accompagnatori per tutto il tragitto il socio CAI e delegatoĀ FAI Val di Susa per ambiente e paesaggio Arnaldo Reviglio (anche consigliere comunale di Avigliana) e i rappresentanti del CAI Maria Tamietti (del direttivo CAI GEB, sottosezione del CAIĀ sezione di Torino) e Lodovico Marchisio (in veste anche di rappresentante del Gruppo RegionaleĀ Piemontese del CAI e della TAM sezionale). Lā€™evento ha avuto luogo con un primo ritrovo pressoĀ la stazione ferroviaria di Oulx, a cui ĆØ seguito il successivo trasferimento in piazza Garambois perĀ lā€™unione dei vari gruppi con le persone arrivate in treno, con il bus organizzato dal CAI o con mezziĀ propri; qui il Sindaco di Oulx Paolo De Marchis ha accolto i partecipanti insieme a Milena FalcoĀ dellā€™Ufficio IAT (Informazione e Accoglienza Turistica). ƈ stato qui anche distribuito lā€™opuscoloĀ ā€œPercorso Des Ambrois ā€“ Un percorso, due storie. Nella successiva prima parte del percorso, inĀ Oulx, Andrea Bonelli (delegato alla cultura e vice-responsabile del settore giovani del FAI) haĀ presentato le variegate ricchezze del territorio, spesso sconosciute, in quanto consideratoĀ erroneamente solo luogo di passaggio: era invece una delle principali tappe della Via Francigena.

Il percorso naturale

Lā€™itinerario, che ha rispettato le tappe iniziali del percorso Des Ambrois (a lui dedicato, anche inĀ considerazione dei memoriali e degli scritti molto importanti su Oulx e sullā€™Alta Valle di Susa) ed ĆØĀ stato promosso da un finanziamento regionale nel 2011, in occasione dei centocinquantā€™anniĀ dellā€™UnitĆ  dā€™Italia, intende presentare la figura del ministro Des Ambrois, il cittadino piĆ¹ illustre diĀ Oulx, attraverso i luoghi che ne hanno caratterizzato la vita. Si tratta di unā€™occasione per scoprireĀ non solo le risorse del territorio, ma anche le famiglie, i personaggi e le vicende storiche e politicheĀ che hanno contribuito alla costruzione sociale e politica dellā€™Italia. Tra le tappe del percorso citiamoĀ il Jardin dā€™la Tour nei pressi dellā€™abitazione della famiglia Des Ambrois, racchiuso da una cintaĀ muraria, acquistato nel 2003 dal Comune di Oulx e successivamente adibito a parco pubblico. InĀ seguito visitiamo la Torre Delfinale, proprietĆ  regia del Delfino di Francia costruita nella secondaĀ metĆ  del XIV secolo e nata probabilmente con funzioni abitative e non belliche; essa infattiĀ rappresenta lā€™affermazione della sovranitĆ  dei Delfini su un territorio autonomo. Altra tappaĀ importante dellā€™itinerario ĆØ Piazza Mistral, dedicata al poeta francese di lingua occitana insignitoĀ nel 1904 del Premio Nobel per la Letteratura, un tempo conosciuta come Piazza del Forno, per laĀ presenza del forno comunale, restaurato nel 2001 grazie allā€™impegno del gruppo ANA di Oulx e deiĀ suoi collaboratori; viene utilizzato ancora oggi in alcune occasioni di festa. Ad arricchire la piazzaĀ contribuisce la grande fontana delfinale che fungeva anche da abbeveratoio per il bestiame. LungoĀ il centro storico ĆØ stato possibile contemplare esternamente alcune case nobiliari dā€™epocaĀ (comprensive di una parte agricola e una residenziale) come Casa Bermond, Casa Des Ambrois eĀ Casa Gally, edifici antichi ed emblematici del borgo alto di Oulx (la ViĆŖrĆ«).

Fuori Oulx

Allā€™uscita dal centroĀ storico di Oulx, vi ĆØ stata una sosta presso la parrocchiale e successiva salita alla Borgata SanĀ Marco dove ĆØ stato possibile vedere dallā€™esterno la Cappella di San Marco, con la sua improntaĀ medievale, con i suoi affreschi risalenti al XIV secolo, la pregevole fontana e il tiglio della libertĆ ,Ā messo a dimora dopo la rivoluzione francese. Successivamente ĆØ stato percorso il sentiero perĀ Malafosse Bassa che, passando attraverso unā€™incantevole pineta con una stupenda vista sui montiĀ limitrofi (Seguret e Chaberton in particolare). Lungo il sentiero ĆØ possibile vedere esternamenteĀ alcune piccole cappelle (Santa Margherita, Madonna della Neve) fino al successivo arrivo alle baiteĀ caratteristiche e alla Cappella di Santā€™Anna di Malafosse Bassa. Dopo aver superato il ponte sul RioĀ Nero ed effettuata una breve ma ripida salita si giunge su uno splendido sentiero balcone che ciĀ conduce alla prima borgata di Cesana: Autagne. Nei pressi della Cappella di S. Anna e del vicinoĀ bel crocefisso in legno, vi ĆØ stata la pausa pranzo.

A Solomiac

Si ĆØ poi proseguiti per le borgate Colombiere eĀ Solomiac. Qui nella piazza dellā€™ex municipio (Comune autonomo fino al 1928) vi ĆØ stata una breveĀ descrizione a cui ĆØ seguita la visita esterna di Casa Cossul (a 4 piani e con diversi seminterrati)Ā dove fan mostra di sĆ© una bella meridiana e pregevoli decorazioni. Successivo arrivo a Fenils (altraĀ frazione di Cesana, anche questa giĆ  Comune sino al 1928) dopo lā€™attraversamento della statale 24,Ā agevolato dallā€™ausilio dei Carabinieri di Cesana. Allā€™arrivo a Fenils vi ĆØ stata una prima sostaĀ esterna presso la Chiesa di San Giuliano col suo bel campanile a cui ĆØ seguita la visita al museoĀ etnografico (situato allā€™interno dellā€™edificio del forno comunale, dove tra i tanti arnesi ed utensiliĀ raccolti, ĆØ degna di nota la piccola ricostruzione di un angolo di unā€™aula della scuola rurale diĀ Colombiere, dove affluivano anche gli scolari di Autagne e di Solomiac). Alla commoventeĀ accoglienza del custode Riccardo Colturi (residente locale da sempre) ĆØ seguito il saluto, conĀ accurata descrizione del territorio, da parte del Sindaco di Cesana Lorenzo Colomb.

La discesa

Si ĆØ poiĀ percorso, sulla sinistra orografica della Dora, prima il sentiero balcone e poi (dopo una digressioneĀ con quasi 100 m di dislivello) quello che costeggia il fiume per arrivare poi al centro storico diĀ Cesana. Qui, dopo il ponte sulla Dora, nei pressi della Casa del Comune, il saluto finale per fareĀ ritorno con il bus del CAI e (per chi non ne ha usufruito) di un bus di linea con ritorno a Oulx perĀ riprendere il treno o i mezzi propri. ƈ doveroso ringraziare (oltre i giĆ  citati Reviglio, Bonelli,Ā Tamietti e Marchisio, Falco, Colturi, i Sindaci De Marchis e Colomb, Carabinieri di Cesana) ancheĀ Giampiero Salomone (del direttivo CAI GEB) per lā€™assistenza allā€™escursione in tutto il percorso,Ā Mario Roppolo (per la presenza e lā€™importante apporto ai sopralluoghi) e il Direttore Alberto DottaĀ del Consorzio Forestale Alta Valle Susa, Piero Scaglia (Presidente CAI Intersezionale Valle Susa eĀ Val Sangone), Franco Stuardi per gli accompagnamenti nei vari sopralluoghi. Il ringraziamento vaĀ anche esteso agli Enti ed Associazioni organizzatori e ai patrocinanti non ancora citati (TesoriĀ dā€™Arte e Cultura Alpina, FIE – Federazione Italiana Escursionismo, Pro Natura Torino e MountainĀ Wilderness).

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