Oulx: incontro sui minori stranieri “Cittadinanza e Migrazioni”

OULX – In programma l’ultimo incontro sulla “Buona Cittadinanza e Costituzione” a Oulx. E’ un argomento molto delicato per il Comune di Oulx, per la sua popolazione e per i suoi turisti. Giovedì 12 dicembre alle 14 presso la Sala Consiliare del comune di Oulx si terrà l’ultimo incontro Costituzionale. Come argomento parlerà di “Cittadinanza e Migrazioni”.

L’incontro sarà introdotto da Paolo De Marchis (Professore e Assessore del Comune di Oulx) e insieme ai presenti interverranno Paolo Narcisi (Presidente di R4A) e Stefano Tenchini (CON.I.S.A.). Quindi Eleonora Girardi (Cooperativa Frassati) e Vittoria Vitaloni (Casa Miriam). Principalmente nel pomeriggio parlerà di minori stranieri non Accompagnati e verrà presentato il libro “In Mezzo Al Mare” di Mary Beth Leatherdale e Eleanor Shakespeare. Questi numerosi incontri sono stati progettati con i patrocini del Comune di Oulx, l’Istituto Scolastico Des Ambrois di Oulx, la Casa delle Culture. In collaborazione con Avviso Pubblico, CAFF (CinemAbility Film Fest 19), UniTre e con il contributo dell’Unione Montana Alta Valle Susa.

IL LIBRO

Cinque storie vere per ricordarci che tutti i popoli, almeno una volta nella Storia, sono stati migranti. «Qui il dramma della fuga è narrato dai rifugiati in prima persona, con finestre che si aprono sul contesto storico» – Antonella Barina. «Le persone vogliono buttarsi in mare. Dicono che nuotando per due ore si può raggiungere la riva. Preferiscono annegare, piuttosto che tornare indietro. Tornare indietro sarebbe una condanna a morte. Ciò che mi interessa è rimanere viva.» Tutti i popoli sono stati migranti almeno una volta nella Storia. Spinti da guerre, persecuzioni, fame, molti sono stati i ragazzi e le ragazze che hanno preso la via del mare da soli o insieme ai loro cari, rischiando la vita per cercare rifugio. Questo libro ce lo ricorda, raccontando cinque storie vere. Quella di Ruth, in fuga dalla Germania nazista. Phu, via dal Vietnam in guerra. Quella di José, che si imbarca per non vivere più nella Cuba di Castro. Quella di Najeeba, che fugge dall’Afghanistan per salvarsi dai talebani. E infine quella di Mohamed, che dalla Costa d’Avorio in piena guerra civile affronta il viaggio per approdare in Italia, dove oggi vive e lavora.

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