Ospedale di Susa, chiude il reparto destinato ai malati di Coronavirus

SUSA – Ospedale di Susa, chiude il reparto destinato ai malati di Coronavirus. Ieri, mercoledì 13 maggio, il Sindaco di Susa, Piero Genovese, è andato a salutare il penultimo paziente ad essere dimesso dal reparto Covid-19 dell’ospedale valsusino. L’uomo ora si trasferirà per un periodo di riabilitazione alla casa di cura Madonna dei Boschi. Salvatore è stato tra i primi pazienti ad essere ricoverato e ha voluto ringraziare tutto il personale medico e infermieristico. Insieme a tutti gli operatori socio sanitari del reparto Coronavirus dell’ospedale di Susa per la splendida assistenza ricevuta. Hanno infatti saputo unire grande professionalità e attenzione alle persone ricoverate.

NON BISOGNA ABBASSARE LA GUARDIA

Tra ieri e oggi anche gli ultimi due pazienti colpiti dal Coronavirus verranno dunque dimessi dall’ospedale di Susa. Un segnale di speranza che fa ben sperare che sia vicina la fine dell’incubo. Purtroppo non se ne ha la certezza, per cui sarebbe molto rischioso abbassare la guardia in questo momento. L’ospedale di Susa in questi due mesi ha curato e in molti casi guarito i numerosi pazienti valsusini che sono stati colpiti dal Coronavirus. La notizia della chiusura del reparto Covid-19 di Susa è stata confermata dall’Asl To3.

L’ULTIMO CHIUDA LA PORTA

Luca Sivera, responsabile del reparto di anestesia e rianimazione, ha scritto sulla sua pagina Facebook: “E l’ultimo chiuda la porta“, a conferma della imminente chiusura del reparto segusino. Ha proseguito: “Domani l’ultimo paziente, il nostro Salvatore, lascerà la Shock room di Susa e il reparto Covid. Uscirà, spegnerà la luce e chiuderà simbolicamente la porta con la speranza di restituire presto quei locali alla attività di routine. Per noi un enorme soddisfazione, per lui una vita che pian piano ricomincia. Il pensiero va ai tanti che quella porta in questi mesi sono usciti con le loro gambe e a coloro che purtroppo non c’è la hanno fatta in primis il compagno di stanza del nostro Salvatore. Insieme a lui ha lottato nel sonno per la vita illudendoci di potercela fare“.

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