Olimpiadi, tra un mese l’ispezione del Cio in città. La Valsusa s’impegna con i sindaci alla fase di progetto

TORINO – Nella sede della Città Metropolitana di Torino una cinquantina di sindaci hanno condiviso con la collega Appendino le prossime tappe del confronto con il Coni e con il Cio.

L’ipotesi di una candidatura olimpica congiunta Torino-Milano non solo non è condivisa, ma non è mai stata presa in considerazione: lo ha ribadito il sindaco Appendino ai colleghi presenti, facendo il punto sulla fase di interlocuzione con il Cio che l’amministrazione comunale torinese ha avviato presentando la manifestazione di interesse all’organizzazione dei Giochi Invernali del 2026. Il Sindaco ha proposto che tutti i 316 Sindaci della Città metropolitana sottoscrivano una lettera al Presidente del Coni, Giovanni Malagò, in cui viene ribadito con forza che l’unica candidatura presa in considerazione dal territorio è quella della Città di Torino, che ha una legacy e un notevole patrimonio di credibilità da spendere nel confronto con il Comitato Olimpico Internazionale.

Occorre però che, prima possibile, il Governo che auspicabilmente entrerà in carica nelle prossime settimane, prenda posizione sulla sostenibilità economica della candidatura. Entro la fine di maggio una delegazione del Cio sarà a Torino per una prima presa di contatto con l’amministrazione comunale. Entro giugno la Città di Torino sarà invitata dal Cio a Pechino, per un confronto in cui l’amministrazione cittadina dovrà esplicitare la sua visione programmatica in merito a quelli che, nelle linee guida del Cio stesso, dovranno essere Giochi Invernali all’insegna dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità ambientale.

Nell’incontro odierno hanno preso la parola Sindaci e amministratori sia delle valli olimpiche del 2006 che di altri territori. È largamente condivisa tra gli amministratori locali la convinzione che le Olimpiadi del 2026 potrebbero avere ricadute positive sull’intero territorio metropolitano e proprio per questo la Sindaca ha proposto che lo Statuto dell’associazione Torino 2026 preveda la creazione di un Comitato territoriale che coinvolga tutti i 316 Comuni e ne raccolga le esigenze e le proposte. La condivisione degli obiettivi, ha ribadito Chiara Appendino, rafforzerà Torino e l’intera Città metropolitana nel confronto con il Coni, con il Governo e con il Cio, consentendo di porre nella giusta luce gli atout infrastrutturali e ambientali su cui la candidatura può contare.