S.ANTONINO – Sono iniziati i lavori per il restauro della facciata della chiesa intitolata a Sant’Antonino Martire. Gli interventi sono per il restauro completo della facciata dell’edificio religioso e della canonica a fianco. Il costo sarà a carico della Parrocchia è di 90 mila euro. Questi sono coperti con 50 mila euro derivati dall’8 per mille. Poi una donazione di 15 mila euro di un privato e per 25 mila euro tramite le donazioni. Il progetto di restauro è dell’architetto Marco Amedeo. A seguire i lavori c’è la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Torino. A lavori terminati la facciata avrà un cromatismo in linea con gli edifici presenti in piazza. La facciata della chiesa sarà un bianca però più tendente al panna, mentre la canonica rimarrà come in precedenza giallo ocra.
LA STORIA
La chiesa parrocchiale fu costruita nell’XI secolo. In seguito alla donazione che il marchese Enrico e la consorte Adelaide di Susa fecero nel 1043 ai monaci agostiniani di San Antonino. Nel 1297 la chiesa passano sotto il controllo giuridico e pastorale dell’abate di San Michele della Sacra. La parrocchia ha goduto fin dalla sua fondazione dell’immunità fiscale e giuridica. Il parroco era dunque anche Conte. Una parte di questi diritti feudali vennero affrancati il 21 giugno 1599 con atto notarile. E’ una delle chiese romaniche più antiche della Valsusa. Solo il campanile restaurato nell’estate del 2001 conserva ancora quasi intatto lo stile originario. Dell’antica costruzione sono conservate importanti tracce negli archetti dell’abside meridionale formati da una cornice di mattoni. Tre ampie monofore si aprono nell’abside centrale e una più piccola nelle laterali. Importanti affreschi Duo-Trecenteschi sono stati rinvenuti e restaurati in una abside interna e all’esterno della navata centrale.
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