TORINO – Rubiana. L’Archivio Francesco Tabusso, costituito nel 2013 dalla famiglia del grande artista torinese, scomparso nel 2012 all’età di 81 anni, intende diventare punto di riferimento per studiosi, collezionisti e persone interessate alla conoscenza dell’opera e della vita del pittore. Tabusso, sfollato a Rubiana durante la Guerra, e poi sempre vissuto a Torino, ha lavorato molto anche in Valle di Susa, legatissimo tra l’altro a Tino Aime, con cui ha condiviso molte delle sue esperienze pittoriche. Dopo il riordino e la catalogazione dei documenti, l’Archivio è impegnato nella schedatura dei dipinti per la pubblicazione del Catalogo ragionato delle opere ad olio: nel corso dell’ultimo anno, sono state rintracciate molte opere inedite in collezioni pubbliche e private. Francesco Tabusso è nato a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, il 27 giugno 1930. Appena adolescente trascorre gli anni della guerra da sfollato a Rubiana, in Val di Susa.
Dal 1949 al 1954, dopo aver conseguito la maturità classica, frequenta lo studio del pittore Felice Casorati: nello studio di via Mazzini e nella casa di Pavarolo, Casorati sostiene i suoi esordi artistici. Nel 1953 fonda insieme a Nino Aimone, Alberto Noventa, Francesco Casorati, Mauro Chessa e Alberto Ninotti la rivista Orsa Minore: Tabusso ne sarà il direttore, perché unico maggiorenne del gruppo.
Al fine di salvaguardare il consistente patrimonio artistico e documentario, l’Archivio promuove ricerche storico-critiche, iniziative editoriali, esposizioni legate all’artista, auspicando la collaborazione con Istituzioni, Enti, Musei. Il primo progetto dell’Archivio è la pubblicazione del Catalogo generale dei dipinti di Tabusso, di cui è stata avviata la schedatura, insieme al riordino del ricco materiale d’archivio, punto di partenza per uno studio condotto con strumenti d’indagine storico-stilistica. Materiale fotografico, corrispondenza, rassegna stampa, cataloghi, monografie documentano circa sessant’anni di attività artistica. Dopo il riordino e la catalogazione dei documenti, l’Archivio è impegnato nella schedatura dei dipinti per la pubblicazione del Catalogo ragionato delle opere ad olio: nel corso dell’ultimo anno, sono state rintracciate molte opere inedite in collezioni pubbliche e private.
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