Il ritratto di Galileo Ferraris al Planetario di Chiusa di San Michele

CHIUSA DI SAN MICHELE – Il ritratto di Galileo Ferraris al Planetario di Chiusa di San Michele.

AL PLANETARIO DI CHIUSA DI SAN MICHELE

Doppio appuntamento alle 16 e alle 18 domenica 12 maggio. Il ritratto di Galileo Ferraris al Planetario di Chiusa di San Michele. Un viaggio nella vita di uno dei massimi scienziati dell’Ottocento italiano e non solo Galileo Ferraris è stato uno degli uomini più importanti della Scienza italiana dell’Ottocento. Pioniere dell’Elettricità e scopritore del campo magnetico rotante, fu nel contempo testimone e partecipe di un’epoca a cavallo tra l’Indipendenza italiana e la Belle Epoque, negli anni del sogno di un progresso senza fine. in Galileo Ferraris – Insegnamenti per un futuro elettrico Alberto Borgatta e Borgatta’s Factory tracciano un ritratto di uno dei personaggi chiave della scienza ottocentesca del nostro Paese, calandolo nella sua realtà storica. Doppio appuntamento domenica 12 maggio 2024 alle 16 e alle 18 presso il Planetario di Chiusa di San Michele. Prenotazione alla mail planetariochiusasanmichele@gmail.com o al numero 346.9848490.

UN RITRATTO

Galileo Ferraris (31 ottobre 1847 – 7 febbraio 1897) è stato un professore universitario, fisico e ingegnere elettrico italiano , uno dei pionieri del sistema di alimentazione CA e inventore del motore a induzione sebbene non brevettò mai il suo lavoro. Molti giornali pubblicizzarono il suo lavoro sul motore a induzione e sui sistemi di trasmissione di potenza come una delle più grandi invenzioni di tutte le epoche. Ha pubblicato un’ampia e completa monografia sui risultati sperimentali ottenuti con trasformatori a circuito aperto del tipo progettato dagli ingegneri energetici Lucien Gaulard e John Dixon Gibbs. Nato a Livorno Vercellese (Regno di Sardegna), Ferraris conseguì la laurea in ingegneria e divenne assistente di fisica tecnica presso il Regio Museo Industriale Italiano. Ferraris fece ricerche indipendenti sul campo magnetico rotante nel 1885. Ferraris sperimentò diversi tipi di motori elettrici asincroni. La ricerca e i suoi studi hanno portato allo sviluppo di un alternatore, che può essere pensato come un motore a corrente alternata che funziona al contrario, in modo da convertire la potenza meccanica (rotante) in energia elettrica.

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