I volontari della Croce Rossa Italiana nella quotidianità e nell’emergenza incendi. “Siamo volontari per la comunità”

Bussoleno, il Polo LogisticoBussoleno, il Polo Logistico

BUSSOLENO – E’ notte, dopo l’ultima riunione operativa, riesco ad acciuffare al telefono Michele Belmondo responsabile del Comitato segusino della Croce Rossa Italiana di Susa. In questi giorni d’incendi, da domenica ad oggi, senza interruzione i volontari crocerossini hanno operato in media e bassa valle. Nessun morto, un ferito tra i soccorritori e tanto lavoro di assistenza dietro le quinte sono il breve resoconto dell’opera della Croce Rossa. “Sono stati giorni  davvero impegnativi con  i nostri volontari attivi in quattro turni in modo continuativo da domenica. Parliamo di 40 persone per turno nei momenti più delicati per arrivare alle 20 di oggi”. Spiegami come funziona l’organizzazione sul campo. “Ogni turno c’è un coordinatore dell’intervento della Croce Rossa che si interfaccia con il Dirigente del Soccorso e la nostra sala operativa per ricevere gli ordini. Poi abbiamo un canale diretto con le amministrazioni, in questo caso il sindaco di Bussoleno, per operazioni come quelle di sgombero nelle zone colpite”. 

L’ASSISTENZA

C’è un sistema di assistenza operativa con le altre delegazioni della Croce Rossa Italiana di Susa“Si, ed ha funzionato molto bene. Dobbiamo ringraziare quanti da altre zone come Giaveno, Rivoli, Bardonecchia, San Francesco al Campo, Fiano, Ivrea e Torino sono venuti in Valsusa per aiutarci. Poi con l’apertura di nuovi fronti d’incendio ovviamente sono ritornati nelle loro zone d’appartenenza; avere con noi altro personale in alcuni frangenti è stato essenziale”. Che funzione avete avuto in questi giorni? “Nel centro logistico di Bussoleno è stata approntata una zona di soccorso e di assistenza. Abbiamo preparato tutti i giorni  pasti da portare sul fronte di fuoco per 50 persone e in sede altri 70 pasti caldi; pranzo e cena. Poi abbiamo attivato i nostri mezzi per ogni eventualità”.  Scusa il gioco di parole, si può dire che per il Polo Logistico di Bussoleno è stata la prova del fuoco? “Assolutamente si. Bisogna ancora fare dei lavori e  completare la sala d’emergenza per renderla del tutto funzionale. Bisogna sottolineare l’importanza del Polo che ha vicino un campo d’atterraggio ed è centrale in Valle. Questa è  stata una esperienza di cui si dovrà fare tesoro”.

I VOLONTARI

Girano voci sui compensi, ma avete dei rimborsi spese o agevolazioni? “Nulla, qui siamo del tutto volontari. I crocerossini e le crocerossine dedicano il loro tempo per gli altri in modo gratuito. C’è chi esce dal lavoro lavoro e prende servizio, chi passa le notti e poi va al lavoro, abbiamo pensionati e studenti. Un mondo del volontariato che si mette a disposizione per la collettività”. La storia del Croce Rossa parte dal lontano 1859, sui campi della 2° guerra d’indipendenza italiana, una delle battaglie più sanguinose del 1800 che si consumò sulle colline a sud del Lago di Garda, a San Martino e Solferino. Trecentomila soldati di tre eserciti si scontrano lasciando sul terreno circa centomila fra morti, feriti e dispersi. Nacque l’idea di creare una squadra di infermieri volontari preparati la cui opera potesse dare un apporto fondamentale alla sanità militare: la Croce Rossa. Dal Convegno di Ginevra del 1863 nacquero le società nazionali di Croce Rossa, la quinta a formarsi fu quella italiana.

DALLA CROCE ROSSA

I volontari della Croce Rossa Italiana di Susa si dividono in tre gruppi di lavoro. Ci sono i volontari sul territorio divisi in Comitati. Ci sono quelli di Bardonecchia, Susa, Villar Dora, Rivoli e Giaveno. Poi ci sono i militari del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana che quest’anno hanno festeggiato i 151° anni dalla fondazione. Il filo conduttore di un secolo e mezzo di storia degli uomini in uniforme di Croce Rossa è rappresentato dal soccorso e dall’assistenza, svolti con imparzialità e umanità, che sono la costante della missione del Corpo Militare Volontario e l’obiettivo del servizio attuato in tempi e luoghi diversi. Infine ci sono le Infermiere volontarie, ausiliarie delle Forze Armate, che sono oggi presenti in ogni settore della vita civile in cui la loro presenza sia richiesta, fanno parte di diritto del personale mobilitabile della Protezione Civile e delle Forze Armate. Le attività del Corpo spaziano in tutti i settori della vita sociale in cui la loro opera sia richiesta e necessaria. Si sono attivate in tutti i disastri che hanno colpito il Paese negli ultimi decenni e dal 1982 partecipano a tutte le missioni di pace al fianco delle Forze Armate e della Croce Rossa.

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