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sabato, 19 Aprile 2025

Energia, il Piemonte sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi 2030 di efficienza

TORINO Energia, il Piemonte sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi 2030 di efficienza. Progressivo miglioramento della sostenibilità energetica, riduzione dei consumi e delle emissioni di anidride carbonica, maggiore diffusione delle fonti rinnovabili, interventi concreti di efficientamento nell’edilizia e nell’illuminazione pubblica sono i principali risultati contenuti del Rapporto statistico dell’Energia in Piemonte, stilato sulla base dei dati riferiti agli anni 2022 e 2023 e presentato in sede di Terza e Quinta Commissione del Consiglio regionale.

I consumi di energia in dettaglio in Piemonte

Per quanto riguarda il consumo finale di energia nel 2022 è stato raggiunto il livello più basso della serie storica, a partire dal 2010, confermando una tendenza alla riduzione che si era manifestata negli anni precedenti e prevedibile anche per il futuro, motivo per cui gli obiettivi al 2030 di efficienza energetica appaiono raggiungibili. Si è passati da 11.009 ktep (multiplo della tonnellata equivalente di petrolio) nel 2010 a 9.057 ktep nel 2022. La riduzione è avvenuta tutti e tre i principali settori, ovvero industria, trasporti e civile. I consumi finali di energia elettrica nel 2023 si sono attestati a 22,6 TWh (Terawattora), facendo registrare una contrazione rispetto ai livelli pre-pandemia. Il settore industriale ha consumato il 50,1% dell’energia elettrica totale, seguito dal terziario (29%) e dal domestico (18,9%). Quest’ultimo ha registrato il valore più basso della serie storica grazie a processi di efficientamento energetico e cambiamenti nei comportamenti dei consumatori. I consumi pubblici, in particolare per l’illuminazione stradale, continuano a diminuire grazie all’introduzione di tecnologie a led, con riduzioni fino al 27% rispetto al 2015.

Un calo nei consumi di gas naturale

Il 2023 ha registrato inoltre un calo nei consumi di gas naturale, attestandosi a 6,7 miliardi di Sm³, una riduzione generale nei consumi in linea con le strategie di decarbonizzazione. Le fonti rinnovabili incidono sul consumo finale lordo di energia per il 19,4%, in crescita rispetto agli anni precedenti (nel 2012 era il 16% e nel 2016 il 18,1%). Da notare in particolar modo la crescita della produzione fotovoltaica, che nel 2023 ha segnato un incremento di ben il 14% rispetto all’anno precedente. Le fonti rinnovabili rappresentano il 36% della produzione elettrica totale (di cui il 22,2% arriva dall’idroelettrico, il 9,4% dal fotovoltaico, la parte restante arriva da bioenergie come le biomasse legnose, biogas e altre fonti). Il restante il 64% è coperto da produzione alimentata a gas naturale.

Diminuzione delle emissioni di anidride carbonica

Dato particolarmente rilevante è la diminuzione delle emissioni di anidride carbonica legate ai consumi energetici, scese nel 2022 a 23,6 milioni di tonnellate, in miglioramento rispetto alle rilevazioni precedenti (nel 2012 erano 26,5 e nel 2016 25,8). Il numero di Attestati di Prestazione Energetica (APE) in corso di validità in Piemonte continua a crescere, raggiungendo nel 2024 le 833.280 unità. La maggior parte riguarda immobili residenziali, con una prevalenza di certificazioni nelle classi energetiche meno performanti (E, F, G). Tuttavia, grazie agli incentivi fiscali e agli interventi di riqualificazione, si osserva un progressivo spostamento verso classi più efficienti. L’andamento riflette l’importanza degli APE nel monitorare l’efficienza energetica del patrimonio edilizio e nell’orientare le politiche di decarbonizzazione.

Riduzione dei consumi energetici nell’illuminazione pubblica

Altro elemento di spicco è la riduzione dei consumi energetici nell’illuminazione pubblica, dato in costante miglioramento dal 2015, che mostra riduzioni comprese, a seconda delle province, tra il 12 e il 27%. Un risultato attribuibile all’adozione di tecnologie più efficienti (installazione di lampade a led) e interventi di ammodernamento delle reti di illuminazione pubblica da parte dei Comuni. In termini economici il risparmio, frutto dell’efficientamento della rete di illuminazione pubblica è di 2,5 milioni e mezzo di euro all’anno (20 milioni dal 2015 al 2023) su una spesa annua, variabile a seconda del prezzo dell’energia, stimabile come di poco inferiore ai 100 milioni all’anno, con un valore pro capite nel 2023 di circa 24 euro per abitante.

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