TORINO – Amedeo III di Savoia detto il Crociato visse tra il 1095 e il 1148) è stato il 7° Conte di Savoia e Conte d’Aosta e di Moriana. Il soprannome è dovuto alla sua partecipazione alle seconda Crociata, chiamato alle armi da papa Callisto II, suo zio, dal quale ricevette in dono il simbolo che utilizzò nel blasone. Nel 1109, Amedeo cominciò a governare i suoi possedimenti, dopo che l’imperatore Enrico IV aveva decretato una maggiore autonomia al comune di Torino. Dopo il 1120 Amedeo si scontrò con il conte di Ginevra, dapprima Aimone che era stato suo tutore e poi col suo successore, Amedeo I che invase la Moriana, uscendone sconfitto. Amedeo fondò l’Abbazia di Altacomba, dove poi per secoli verranno sepolti i membri di Casa Savoia. Dovette lottare anche contro il vescovo di Torino che pretendeva di avere un’autorità incondizionata sulla città, mentre aiutò il vescovo di Asti a rientrare in città dopo che era stato cacciato dall’autorità comunale.
LA CROCIATA
Amedeo partecipò alla 2ª Crociata, assieme al fratellastro, Marchese del Monferrato, Guglielmo V. Fu al seguito di Corrado III di Svevia verso Costantinopoli, arrivandoci verso la fine dell’estate 1147. Amedeo guidò con il conte aquitano, Goffredo di Rancon, l’avanguardia delle truppe in Anatolia. Amedeo, secondo lo storico francese fu imbarcato su una nave che avrebbe dovuto condurlo a Genova, ma morì a Nicosia, nell’isola di Cipro, per esaurimento, nel 1149. Ad Amedeo succedette il figlio maschio primogenito, Umberto, come Umberto III, sotto la reggenza di Amedeo d’Hauterive, monaco cistercense, vescovo di Losanna, che era stato abate di Altacomba ed era stato buon amico di suo padre, Amedeo III.
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