CONDOVE – Voci e musica, ritmo e aneddoti di paese, un grande pubblico e la voglia di godersi una serata in buona compagnia sono stati gli ingredienti del Concerto dell’Unione Musicale Condovese. Tra il pubblico monsignor Claudio Iovine e il sindaco Jacopo Suppo. Un appuntamento speciale per il connubio che ha chiuso così l’anno dell’anniversario della fondazione. Danti anni non arrivano a caso ma grazie alla continuità che di generazione in generazione hanno portato la banda del paese da prima dell’Unità d’Italia ad oggi. Proprio per questo motivo l’overture del concerto è stata suonata dalla Banda Giovanile diretta dal maestro Denise Selvo. Ragazzi che oggi suonano con il viso imbarazzato e che domani saranno parte della banda.
TRA VOCE E MUSICA
Sono poi saliti sul palco gli ospiti della serata: il Coro Alpi Cozie Valsusa diretto da Mariano Martina. Dal gospel al Natale, passando per le melodie degli anni Sessanta, un articolato programma. La qualità di sempre, alla quale da anni il coro ha abituato il pubblico. Intermezzi con verve tra poesie, ricordi e storie legate alla canzoni. Novità. Bella novità. Due nuovi giovanissimi coristi che hanno affrontato il palco per la seconda volta. Un segno positivo se si spera abbia un seguito. Ecco sul palco i protagonisti: l’Unione Musicale Condovese, 180 anni e sentirli. Sentirli eccome. Dalla bacchetta del Maestro Lorenzo Bonaudo sono partiti brani entusiasmanti, commuoventi e sempre applauditissimi. Poi insieme in un gran finale che ha reso davvero unico il concerto. Bravo anche Alberto Borgatta che è riuscito a mettere ordine nel disordine della musica e della festa.
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