Bussoleno: incontro con Giovanni Impastato, sulla legalità e l’antimafia

BUSSOLENO- Due giorni all’insegna della legalità, quelli di venerdì 15 e sabato 16 ottobre in bassa Valsusa con Giovanni Impastato. Fratello minore di Peppino, ucciso dalla mafia nel ‘78. Lui raccogliendone l’eredità, è da sempre impegnato nella sensibilizzazione sul tema del contrasto alla criminalità organizzata. Una serie d’iniziative che lo ha visto protagonista con amministratori, giovani e studenti, patrocinate dall’Unione Montana Valsusa e da diversi comuni della Cintura di Torino, Impastato ha girato i comuni, andando a toccare i diversi luoghi che già ricordano l’impegno contro le mafie. Gli appuntamenti sono stati  ad Alpignano, Caselette, Sant’Antonino, Avigliana, ed infine a Bussoleno. Impastato è autore del libro “Mio Fratello. Tutta la vita con Peppino”.

IL LIBRO

Un racconto che si dipana a partire da un comune della città metropolitana di Palermo, Cinisi, e da una famiglia di agricoltori legati alla mafia locale: il padre Luigi era stato inviato al confino durante il periodo fascista, e suo cognato, Cesare Manzella, ucciso in un attentato, era il capomafia del paese, uno dei boss che per primi individuarono nel traffico di droga il nuovo strumento di accumulazione di denaro e potere. È in questa famiglia che nasce Peppino, e cinque anni più tardi anche Giovanni, dopo che un altro fratello che portava lo stesso nome era morto ancora piccolissimo.

L’ANTIMAFIA

È da qui che si sviluppa la vicenda rivoluzionaria, drammatica, coraggiosa e libera del ragazzo destinato a diventare il più contagioso degli attivisti della lotta antimafia. Una storia che non si interrompe affatto con l’uccisione di Peppino, ma che continua per altri quarant’anni intrecciandosi a quella del nostro Paese, e disvelandone spesso complicità e opacità. Quella storia Giovanni l’ha vissuta tutta, camminando con Peppino ben oltre i cento passi che per convenzione distanziavano la loro casa da quella di Gaetano Badalamenti, ‘u ziu Tano. Invecchiando, lui sì, mentre Peppino, suo fratello maggiore, restava per sempre ragazzo. Ma quei passi ora sono diventati milioni.

libro impastato

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