Annibale passò dalla Valsusa? Una possibilità è il Colle di Savine Coche, l’autostrada dell’epoca

GIAGLIONE – Testa o croce su Annibale in Valsusa? Lanciata la moneta non rimane che indovinare l’esito che facile non è. Parliamo della moneta Punica, datata 218 A.C., che si trova al Museo Civico di Susa che potrebbe, il condizionale è d’obbligo, essere un segno tangibile del passaggio del condottiero Annibale dalle nostre parti. La diatriba sul passaggio in valle dell’esercito africano, episodio conteso con altri valichi alpini, non è antica come Annibale ma quasi. A cercare risposte che non sono ancora arrivate ci hanno pensato in tanti. Ci può dare una mano Marco Rey, giaglionese DOC, che questa vicenda la conosce bene.

ANNIBALE

Che dici Marco in tanti anni ti sarai fatto un’idea? “La prima prova fu fatta nel 1959 da studenti inglesi. Jumbo, l’elefante che il venticinquenne inglese Johnn Hoite fu condotto sulle tracce dei trentasette elefanti di Annibale al colle Clapier. Fu la dimostrazione che il passaggio degli elefanti sulle nostre Alpi era possibile e conquistò l’attenzione di tutti i media anche con lagrande copertina sulla Domenica del Corriere“. Poi? “Siamo al 2009, quando per celebrare il cinquantenario sul Colle Clapier si ritrovarono tutti gli studiosi. C’erano Jhonn Hoite ed suoi compagni di allora, Sir Richard Jolly ed Elisabeth Goldsmith tutti  a valicare i sentieri tra Bramans e Giaglione. I due settantacinquenni accompagnati da un nutrito gruppo di parenti ed affezionati sostenitori dopo un aperitivo ed un saluto del sindaco di Bramans partono dal Planei nel vallone di Bramans per salire al piccolo Moncenisio, il sindaco di Lanslebourg li accompagnò fino al Colle Clapier dove si svolse la cerimonia a ricordo della spedizione del 1959“.

IL MASSICCIO D’AMBIN

Fu davvero quello il passaggio? “Le valanghe hanno completamente distrutto il sentiero che arriva al fondo della Val Clarea. Sono stati sondati i terreni con metodi geologici alla ricerca di reperti per confermare definitivamente il passaggio del grande condottiero cartaginese sul colle Clapier; il massiccio Ambin ed il Clapier hanno ancora molte cose da raccontare. Il Colle di Savine Coche, oggi passaggio secondario perchè corrisponde alla depressione creatasi in seguito al crollo del Rocher Penible, era quello con maggiori probabilità la via di transito dell’antichità. Offriva infatti un ampio altopiano facilmente raggiungibile dalla strada romana presente in Valsusa, che rappresentava un’importante via di comunicazione con la Gallia prima sul Clapier e poi attraverso il colle del Monginevro”.

SENZA PROVE

Senza prove però è difficile accertare il passaggio di Annibale in Valsusa. “In effetti non si sono trovate tracce che confermano le prove, rimangono ipotesi. Però il celebre archeologo Geoffroy De Galbert afferma che Annibale non si è avventurato per sentieri ma ha scelto una delle autostrade dell’epoca, su sentiero l’armata punica avrebbe avuto una lunghezza di oltre un chilometri. Nel Museo Civico di Susa c’è una moneta Punica datata 218 A.C. Ricordo poi che i tedeschi nel periodo di guerra hanno sottratto due sepolture puniche“. Continua la ricerca? “Certo! Il 22 luglio Barbamarc organizza una escursione sulle tracce del condottiero Cartaginese, una bella gita in montagna per un giorno africana“. http://www.barbamarc.it/

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