Rivoli: una nuova vita per la risalita al Castello Museo d’Arte Contemporanea

Alberghina Ottica

RIVOLI – Una nuova vita per la risalita è stata presentata da Andrea Tragaioli sindaco di Rivoli e da Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Un nuovo programma di commissioni artistiche site-specific per lo spazio pubblico della risalita meccanizzata. Impianto che collega il centro storico della città al piazzale del Castello. Il percorso, chiuso dal 2011, verrà riqualificato e reso accessibile. In aree specifiche così da permettere la visione delle opere durante gli orari di apertura del Museo.

ANDREA TRAGIOLI

Andrea Tragaioli, Sindaco della Città di Rivoli. “Quell’opera architettonica, la risalita meccanizzata, mai amata e poco usufruita dai rivolesi. E’ incastonata nella collina sotto il Castello diventerà finalmente uno spazio urbano di incontro che collegherà la città al Museo d’Arte Contemporanea. Attraverso percorsi artistici e culturali. Presto inizieranno i lavori per un nuovo assetto della risalita che non sarà più meccanizzata. “Il ciclo de La Risalita” rappresenta un’anticipazione della futura fruizione dell’opera. Ritengo anche opportuno evidenziare la fattiva collaborazione con la direzione del Castello di Rivoli in una visione comune di valorizzazione della proposta artistica, oltre le mura del Museo d’Arte Contemporanea. La Convenzione firmata tra il Comune di Rivoli e il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea per la gestione artistica della risalita sarà un significativo atto per avviare un nuovo percorso di coinvolgimento del territorio e di crescita della proposta culturale”.

Rivoli risalita

L’ARTE

Ne Il ciclo de La Risalita, l’artista unisce leitmotiv distintivi della propria pittura – come ad esempio l’inclusione di creature mostruose e l’uso di soffici drappi come sfondo, che ricordano sipari chiusi e allo stesso tempo sono riconducibili anche a fondali monocromi della pittura antica – con rimandi storici, quali la Congiura dei Pazzi che portò all’uccisione di Giuliano de’ Medici nel XV secolo, ed anche a vicende contemporanee. Tra queste, spicca un pannello di oltre quindici metri con cui l’artista onora i lavoratori essenziali che hanno mantenuto vivo il tessuto sociale durante il lockdown dei mesi scorsi causato dall’emergenza COVID-19, immaginandoli simbolicamente come intrepidi acrobati circensi dalle plurime abilità. Altrove, una serie di fantasmi getta invece il panico tra i presenti, evocando il sentimento di paura tipico del momento storico che stiamo attraversando.

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