AVIGLIANA – Viabilità in bassa Valsusa nel caos per i cantieri stradali e autostradali
VIABILITÀ IN BASSA VALSUSA NEL CAOS
In questi giorni di novembre la viabilità in bassa Valsusa risulta davvero difficoltosa, soprattutto nelle ore di punta. L’autostrada A32 Torino Bardonecchia vede aperta una sola corsia verso Torino fino ai primi di dicembre, oltre alla chiusura dello svincolo di Avigliana Ovest. A questo si sommano i lavori ad Avigliana per la nuova rotonda fra Corso Dora e Corso Europa, dove sarà eliminato il semaforo e messa in sicurezza l’area.
AGGIORNAMENTO DEL MONITORAGGIO SULLA VIABILITÀ
Il Comitato Operativo Viabilità (COV) si è nuovamente riunito ieri in Prefettura per monitorare la situazione della viabilità sulle Tangenziali di Torino e sulla Autostrada A32 Torino – Bardonecchia a poco più di due settimane dalla chiusura del Traforo del Monte Bianco. I dati forniti registrano un aumento medio dei transiti dei mezzi pesanti al Tunnel del Frejus del 45% circa, senza però che si evidenzino, al momento, particolari situazioni di criticità per la circolazione, con qualche saltuario congestionamento del traffico proprio alla frontiera con la Francia. Non particolarmente sensibile, invece, l’aumento del traffico sulle Tangenziali di Torino.
IN AUTOSTRADA
Sitaf ha informato che si sono conclusi i lavori prima della Galleria Prapontin, con la conseguente apertura alla circolazione di entrambe le carreggiate, mentre rimarrà chiuso fino al 18 novembre lo svincolo di Avigliana ovest in direzione Torino. La necessaria sostituzione di alcuni giunti imporrà invece dal prossimo 7 novembre fino ai primi di dicembre la riduzione ad una sola corsia della carreggiata in direzione Torino subito dopo la barriera di Avigliana. Presente alla riunione anche ARPA Piemonte che ha assicurato il proprio supporto per la verifica della coerenza delle modalità e dei parametri di rilevazione delle centraline installate da Sitaf, che ha assicurato che integrerà il monitoraggio con altre due centraline idonee a rilevare anche gli ossidi di azoto. ARPA ha segnalato che al momento non sono rilevati aumenti significativi di polveri sottili.
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