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lunedì, 14 Ottobre 2024

Mattie: pomeriggio culturale dal titolo “La caccia all’Orso”, la storia degli emigranti piemontesi

MATTIE – Pomeriggio culturale dal titolo “La caccia all’Orso”, la storia degli emigranti piemontesi.

CULTURA A MATTIE

Sabato 11 maggio a Mattie, ore 16, presso il Salone Polivalente ci sarà un pomeriggio culturale dal titolo “La caccia all’Orso”, la storia degli emigranti piemontesi e italiani di fine Ottocento. Un racconto di Marino Tarizzo con Lea Giacone e Marino Tarizzo, Ornella De Paoli, Anna Gasparini e Stefano Urietti. Musiche di Michele Urietti e proiezione immagini di Marina Barinotto. É la narrazione con immagini, voci e canti in francoprovenzale, occitano, piemontese e francese di uno degli episodi più gravi di xenofobia di quegli anni, ambientato durante l’epopea della migrazione piemontese e italiana verso la Francia degli ultimi decenni dell’ottocento: la caccia agli operai salinieri italiani di Aigues Mortes del 17 agosto 1893, che costò la vita a dieci di loro e più di cento i feriti. Immagini, voci e canti in francoprovenzale, occitano, piemontese e francese di uno degli episodi più gravi di xenofobia di quegli anni, ambientato durante l’epopea della migrazione piemontese e italiana verso la Francia degli ultimi decenni dell’ottocento: la caccia agli operai salinieri italiani di Aigues Mortes del 17 agosto 1893, che costò la vita a dieci di loro e più di cento i feriti.

LA STORIA

Il 17 agosto del 1893 nelle saline di Aigues-Mortes, un Comune della Francia meridionale, si compì quello che l’a. di questo libro definisce il più sanguinoso pogrom della storia francese. Nella sommossa persero la vita almeno 8 italiani, mentre più di 50 rimasero feriti negli scontri. Nonostante le prove schiaccianti, i responsabili del massacro furono assolti. L’episodio provocò tensioni nei rapporti tra la Francia e l’Italia, che però decisero di mettervi una pietra sopra per evitare più drammatiche conseguenze. Pur rimanendo nella memoria della comunità locale, il massacro perse rapidamente il suo significato politico fino a essere completamente occultato (sul versante francese). A partire dagli anni ’70, la storiografia, sia francese che italiana, cominciò a occuparsene e a poco a poco la tragedia entrò nella memoria collettiva nazionale.

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