Valsusa: la cerimonia di consegna del Bracciale della Memoria a Celestino Tomassone

borgis tomassone

TORINO – Valsusa: la cerimonia di consegna dei Bracciali della Memoria a Celestino Tomassone.

CELESTINO TOMASSONE UN EROE DELLA VALSUSA

Sabato 18 novembre, si è tenuta la cerimonia di Consegna dei Bracciali della Memoria nella Real Chiesa di San Lorenzo a Torino. Ha spiegato il Segretario del Gruppo Croce Bianca Carlo Maria Braghero. “Il bracciale: un simbolo, un ricordo di quei soldati caduti in guerra e senza una tomba riconosciuta sulla quale poter deporre un fiore e pregare. Ecco perché li chiamiamo Caduti senza Croce. Il conte Alessandro Cremonte Pastorello, fondatore del Gruppo Croce Bianca che qui rappresento come Segretario Generale, fu l’ideatore di questa iniziativa che, dopo la sua scomparsa, abbiamo ripreso insieme ad Assoarma, l’organismo che riunisce tutte le Associazioni d’Arma torinesi. Per questo è qui con me, per conto di Assoarma, il presidente dei Granatieri Valter Costamagna. Ringrazio le associazioni d’arma qui presenti con le loro insegne e tutti voi che state condividendo con noi questo momento. Procediamo ora alla consegna del Bracciale della Memoria che il celebrante Can. Ferretti, al termine della tradizionale Santa Messa in suffragio di tutti i Caduti senza Croce, benedice”. Il bracciale viene consegnato alla memoria del: Tenente Pilota Celestino Tomassone classe 1912, disperso nei cieli del Mediterraneo il 19 ottobre 1941, alla pronipote Chiara Borgis. La cerimonia si è conclusa con la recita della Preghiera per il Caduto senza Croce.

LA PRONIPOTE IN RICORDO

Beniamino Ughetto, Maresciallo 1ª classe scelto, capo nucleo Val Susa Celestino Tomassone intervista la pronipote Chiara Borgis. Chi era Celestino Tomassone?  Nato a San Giorio di Susa il 20 settembre 1912 era diplomato ragioniere, aveva un buon impiego, lo lasciò per arruolarsi volontario. Conseguì il brevetto di pilota a Brindisi. Al termine del servizio militare venne assunto come pilota civile di una compagnia aerea.

Dove fece servizio? Ai primi giorni di guerra fu richiamato ed inviato presso la base aerea di Elmas in Sardegna dove fece parte di una squadriglia da bombardamento. Nel settembre 1941 fu trasferito a Castelvetrano in Sicilia dove prestava servizio con aerei da trasporto. Il 19 ottobre 1941 partì da Castelvetrano per Tripoli, trasportando truppe. Non giunse mai a destinazione. Fu dato come disperso nel cielo del Mediterraneo.

Dov’è ricordato? Una lapide di famiglia lo ricorda nel cimitero di San Giorio ed è anche riportato sulla lapide dei dispersi al comune di San Giorio.

Le sue impressioni su questa cerimonia? E’ stata una cerimonia commovente perché comunque noi ricordiamo sempre il prozio ed è stata una bella iniziativa dedicata alla memoria di lui, lui che è morto disperso nei cieli del Mediterraneo e quindi oltre la tragedia della sua scomparsa anche il dramma di non avere la consolazione di una salma, di non avere una sepoltura dove andarlo a piangere e portare un fiore. Ed è davvero ammirevole che queste associazioni ricordino chi non ha effettivamente una tomba e chi non ha una croce, per cui sono veramente lusingata che sia toccato anche a noi condividere questo momento che rimarrà impresso nel cuore e nella mente e adesso porteremo il bracciale in quella che è casa sua.

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