Valsusa Filmfest, online due cortometraggi finalisti del concorso “Fare Memoria”

CONDOVE – Valsusa Filmfest, online due cortometraggi finalisti del concorso “Fare Memoria”. Il 26 aprile 2020 era originariamente in programma per la 24ª edizione la proiezione del filmato vincitore della sezione di concorso “Fare Memoria” al Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino. In relazione a una preziosa collaborazione attiva da diversi anni con il prestigioso istituto culturale. La sezione “Fare Memoria”, proposta ogni anno in collaborazione con l’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, è riservata a opere che intendono fare memoria di una testimonianza del passato. Ispirata al tema o ai valori della Resistenza, o di un avvenimento di attualità che quei valori interpreta. In seguito al lockdown da Coronovirus il Valsusa Filmfest ha dato il via a una versione virtuale online della sua 24ª edizione che nei giorni 25 e 26 aprile propone la visione di due filmati finalisti della sezione “Fare Memoria”.

I FILMATI FINALISTI

Le due opere scelte sono “Mercurio” del regista Michele Bernardi e “Soffio” del regista Nicola Ragone, di cui riportiamo di seguito relative sinossi e motivazioni della giuria della sezione composta da Chiara Bonavero, Giorgia Allais, Walter Borla e Piergiuseppe Chiola.

MERCURIO

Mercurio di Michele Bernardi – Durata 9′ 54″

  • Sinossi. Mercurio è un ragazzino che adora la bicicletta. Un giorno viene fermato dal regime Fascista e rinchiuso in un campo di smistamento, pronto per essere mandato in un campo di concentramento. Costretto a diventare rapidamente uomo, cercherà, con la sua lotta non armata, di vincere contro l’orrore del Fascismo e ottenere la libertà assoluta.
  • Motivazioni della Giuria. Per la prima volta nel concorso “Fare memoria” viene presentato un film di animazione che interpreta con originalità il tema della libertà. Una bicicletta diventa infatti simbolo della libertà di cui prima il protagonista viene privato, a seguito della repressione fascista, e di cui infine si riappropria, vincendo come un campione del ciclismo. Una libertà non solo fisica, ma che rappresenta soprattutto la fuga all’alienazione fisica e mentale della dittatura fascista. Il cortometraggio animato è un vero e proprio viaggio spazio-temporale tra l’infanzia e la maturità del protagonista, presentato con una straordinaria tecnica in grado di colpire anche i più giovani. Guarda il video al link.

SOFFIO

Soffio di Nicola Ragone – Durata 10′ 03″

  • Sinossi. Gli ultimi attimi di vita di una donna condannata a morte per aver ucciso il suo violentatore. Il soffio di un’esistenza che continua a pulsare, che il vento porterà altrove verso uno spazio libero.
  • Motivazioni della giuria. Un evento purtroppo assai recente, ma che per la sua impietosa ingiustizia è destinato ad essere Memoria: è questo il caso di Reyhaneh Jabbari, la ragazza iraniana che nel 2014 uccise il suo violentatore, condannata a morte dopo una terribile reclusione, a cui “Soffio” è ispirata. Con acre realismo, le riprese concentrate sulla protagonista che si esprime solo attraverso lo sguardo e il corpo, il terribile silenzio che perdura e le poche parole intime destinate alla madre, rendono questo cortometraggio penetrante e profondo. Guarda il video al link.

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