VAIE – Il Distretto Diffuso del Commercio Sacra di San Michele Bassa Valsusa ha ottenuto il contributo regionale.
OTTENIMENTO CONTRIBUTO REGIONALE DISTRETTO DEL COMMERCIO SACRA DI SAN MICHELE BASSA VALSUSA
Si ĆØ riunita la cabina di regia del Distretto Diffuso del Commercio Sacra di San Michele Bassa Valsusa per lāaccettazione formale del contributo regionale, con un quadro complessivo di progetti che cuba 85.000 ā¬. Con queste risorse, e a fronte di una compartecipazione di 17.000 ā¬, il Comune di Condove, il Comune di Sant’Antonino di Susa, il Comune di Sant’Ambrogio di Torino, il Comune di Caprie, il Comune di Vaie, il Comune di Chiusa di San Michele implementeranno nel corso del 2024 alcune iniziative, quali:
- Bando per le imprese: 54.000 ā¬ a disposizione dei commercianti del distretto per migliorare le esterioritĆ dei negozi.
- Formazione e promozione del Distretto: 12.000 ā¬.
- Animazione e coordinamento attivitĆ del Distretto: 10.000 ā¬.
- Completamento dellāinstallazione insegne per le attivitĆ che ne sono ancora sprovviste: 9.000 ā¬.
- Alcuni incontri specifici per illustrare le diverse azioni verranno organizzati con i commercianti interessati allāiniziativa allāinizio del prossimo anno.
IL COMMENTO
Soddisfatti del risultato, insieme agli altri amministratori, il Sindaco Jacopo Suppo e lāAssessore al Commercio Riccardo Beltrame: āLāottenimento delle risorse messe a disposizione dallāultimo bando regionale ĆØ un piccolo ma significativo passo per il nostro Distretto e ripaga gli sforzi progettuali condivisi con le vicine amministrazioni comunali. Con questi 85.000 ā¬, che si aggiungono ai 20.000 ā¬ di inizio progetto e ai 50.000 ā¬ dello scorso anno, si potranno completare una serie di iniziative che rappresentano un sostegno tangibile al commercio di vicinato: dallāinstallazione delle insegne allāacquisto dellāarco gonfiabile per le fiere, dalla formazione digitale a quella piĆ¹ pratica di allestimento vetrine che si vuole erogare fino alla novitĆ del bando imprese, che potrĆ rimborsare lā80% della spesa per interventi sulle esterioritĆ dei negozi giĆ esistenti o lāacquisto di attrezzature nel caso di apertura di nuove attivitĆ . Pur consapevoli delle difficoltĆ del commercio locale, lo strumento dei Distretti ĆØ un buon esempio di come il pubblico e il privato debbano lavorare insieme per cercare soluzioni condivise alle sfide del settore: un cambio di approccio necessario se si vuole guardare al futuro del commercio di vicinato con serietĆ e concretezza.ā
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