Turismo in Valsusa: Susa si può visitare anche “sottosopra”

Il Castello di Susa

SUSA – Il Museo Diocesano e il Castello di Susa hanno accolto i visitatori del tour dal titolo: Susa sottosopra. Un gruppo di turisti hanno accolto l’invito per un percorso inedito, e davvero fuori dagli schemi, con un programma che ha previsto la visita dei luoghi solitamente inesplorati e sconosciuti della città. Una visita a tratti straordinaria dei sotterranei e a volte dei camminamenti esterni nelle strutture architettoniche militari e religiose della Segusium.

CUNICOLI E GALLERIE

La visita è stata organizzata dal Centro Culturale e Sistema Museale Valle Susa Valle di Susa, Tesori di Arte e Cultura Alpina e con le guide Davide Ligas e  Silvia Badriotto. Antiche strade a livello della Dora, ora sotterranei, cunicoli di collegamento e gallerie di passaggio offrono la possibilità di scoprire, e riscoprire una Susa che si può definire “sottosopra”.

LA STORIA DI SUSA

Difficile stabilire l’epoca in cui la città fu abitata per la prima volta e le popolazioni che l’abitarono. Certamente tra esse ci furono i Liguri e in seguito arrivarono i Celti. Poi giunsero i Romani guidati da Giulio Cesare che combatterono con le popolazioni locali e stabilirono con Donn.  I buoni rapporti continuarono per un lungo periodo, sanciti dalla costruzione dell’arco di Augusto. Nel III secolo la città si dotò di una cinta muraria. Dopo la dominazione bizantina, passò alla dominazione franca, e costituì sempre una spina nel fianco per i Longobardi, in quanto importante punto di accesso per l’Italia, assieme ad Aosta. Del Medioevo rimangono diversi complessi monumentali, come il Castello della Contessa Adelaide. Fu Napoleone a conferirle il titolo di città. Nel 1854 Susa venne raggiunta dalla ferrovia, con la linea Torino-Susa.