Cantiere TAV e compensazioni: i sindaci dicono no all’incontro con Cirio a Chiomonte

TAV Cirio Chiomonte

CHIOMONTE – Si parla di TAV si invito del presidente Cirio a Chiomonte. I comuni invitati dal presidente Cirio alla guida regionale “aperta” non ci saranno. In un comunicato stampa puntualizzano le loro motivazioni più di forma che di merito. Sono dieci i comuni che hanno sottoscritto il comunicato. Si legge. “I sindaci dei Comuni di Bruzolo, Bussoleno, Caprie, Giaglione, Mattie, Mompantero, Salbertrand, San Didero, Susa e Venaus sottoscrivono il seguente documento.

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha convocato la Giunta regionale in seduta aperta presso la sale consiliare del Comune di Chiomonte. All’ordine del giorno: “Stato dell’arte dei lavori della linea Torino – Lione e delle opere di compensazione territoriali. L’organizzazione dei lavori, prevede gli interventi di: Mario Virano,  una nutrita rappresentanza delle Madamine dell’Onda. Unita alla voce dell’intramontabile, Bartolomeo Giachino. Il cittadino, oggi privo di incarichi istituzionali, Paolo Foietta. Al suddetto incontro sono state altresì invitati senza che sia per altro prevista la possibilità d’intervenire  i sindaci dei comuni autori del presente documento“.

NESSUN COMUNE HA FIRMATO IL PATTO

Continuano i sindaci: “A tal riguardo rileviamo con fermezza la grave scorrettezza istituzionale dell’iniziativa. Nella lettera del Presidente Cirio di invito ai sindaci – e nelle notizie stampa che ne sono seguite – si legge testualmente sono state invitati i sindaci che hanno sottoscritto il “Patto per il territorio”. Orbene, questo a clamorosamente falso: nessuno dei suddetti comuni (nè a quanto ci risulta, degli altri comuni della Valle di Susa) ha mai sottoscritto il “Patto per il Territorio”, che reca invece le sole firme di Sergio Chiamparino, Mario Virano e Paolo Foietta. Chiediamo pertanto una immediate smentita ufficiale di tale affermazione“.

PRONTI AL DIALOGO ISTITUZIONALE

In merito all’invito ricevuto, riteniamo che, se un soggetto istituzionale – nella fattispecie la Regione – invita altri enti istituzionali – i Comuni o i rispettivi sindaci -ad un incontro, vi sia un dovere istituzionale, appunto, a recepire l’invito e a partecipare al dialogo/confronto. Ma non di ciò si tratta in questo caso: infatti, con scarsissimo senso delle istituzioni, i sindaci sono state qui invitati a fare da mera cornice ad interventi di parte. ad opera di figure che non rivestono alcun ruolo istituzionale. Qualora la Regione desiderasse, al di la di proposte meramente mediatiche ai limite della provocazione, intrattenere in forma istituzionale e nelle sedi istituzionali un dialogo/confronto con tutti i sindaci della Valle, noi esprimiamo sin d’ora la nostra totale disponibilità“.

Pertanto, per quanto sopra detto, noi non parteciperemo all’incontro al quale con la nostra eventuale presenza conferiremmo solamente una immeritata legittimità. Mentre, al contrario, ci preme far sentire le ragioni del nostro disappunto e del nostra sdegno istituzionale“. Concludono i sindaci.