Lettera del 15 gennaio 2022.
I Consiglieri di Minoranza di “Insieme per il Futuro” del Comune di Mattie sentono il dovere di scrivere questa nota, dopo aver appreso dai giornali locali e nazionali le dichiarazioni che il Sindaco Marina Pittau ha affidato ad un post su Facebook del 22 gennaio 2022, per denunciare pubblicamente l’estrema gravità di quanto letto. Il sindaco di Mattie, sproloquiando con italiano incerto su “norme incostituzionali” approvate dal Parlamento nazionale che avrebbero – a suo dire – “limitato la libertà di parola e di pensiero”, ha incitato esplicitamente i suoi concittadini (e non solo) alla “disobbedienza civile” rispetto a quelle stesse norme, invitando i suoi colleghi amministratori a seguirla in questa impresa suicida.
In alcune dichiarazioni rilasciate al quotidiano “La Stampa” (24 gennaio 2022) ha poi annunciato l’intenzione di indirizzare una lettera formale agli uffici pubblici, come quello postale sul quale non esercita peraltro alcuna prerogativa, per permettere l’ingresso anche a coloro che non sono in possesso del green pass. In questi giorni abbiamo letto altresì con preoccupazione del sostegno dato all’appello del Sindaco da parte del leader del movimento no gress pass torinese sostenitore dell’assalto squadrista alla sede romana della Cgil dell’ottobre scorso, ma anche appreso con favore della presa di distanza – per fortuna! – di alcuni sindaci dell’Unione Montana Valle Susa (“L’Agenda”, 23 gennaio 2022), che hanno giudicato “fuori luogo”, “inappropriata” e “davvero inopportuna” l’uscita del Sindaco.
A tal proposito auspichiamo, visto che Pittau fa parte del Consiglio di maggioranza della medesima Unione, anche una presa di posizione ufficiale da parte del Presidente Pacifico Banchieri. Ricordiamo, prima di tutto, al Sindaco che il concetto di “disobbedienza civile” è molto delicato da maneggiare soprattutto quando si ricoprono cariche pubbliche che riguardano direttamente funzioni di governo nel contesto di una democrazia costituzionale dove la Legge è sovrana. Essa tutt’al più può esprimersi in contesti molto circoscritti (il Sindaco, prima di fare la Che Guevara sulla pelle dei suoi cittadini, dovrebbe leggere Hannah Arendt!) che non hanno nulla a che fare con l’attuale situazione italiana, dove il rispetto delle norme da lei rifiutate è necessario per garantire la sicurezza collettiva e la salute anche dei suoi concittadini.
Nel sottolineare il comportamento incoerente di un Sindaco poco interessato alla sua Comunità ma molto alla ricerca della visibilità, passato dal rigore contro gli assembramenti e le riaperture (“La Stampa”, 6 giugno 2020) alla rivoluzione, ci preme rimarcare la sua irresponsabilità, ricordando al Sindaco di non essere un privato cittadino, ma di trovarsi a ricoprire, tra le sue funzioni, il ruolo di responsabile della pubblica sicurezza e della protezione civile, di Ufficiale del Governo, nonché di autorità sanitaria locale, garante del rispetto delle Leggi sul suo territorio. Per questi motivi, pur non mettendo in questione il legittimo diritto di ognuno di avere opinioni diverse, riteniamo che il Sindaco con i suoi annunci di disobbedienza civile finalizzati a violare le leggi vigenti abbia disonorato il suo giuramento allo Stato che localmente rappresenta, comportando così un danno morale e materiale alla Comunità di Mattie, esposta ad un rischio sanitario dalle conseguenze non prevedibili.
La Minoranza ha intenzione di usufruire tutti gli strumenti politici e legali a sua disposizione per intraprendere una ferma azione politica volta a salvaguardare la nostra Comunità. Esprimiamo pertanto la nostra intenzione di presentare una interrogazione urgente, di sottoporre all’attenzione del Consiglio comunale una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco e, contestualmente, di provvedere ad informare gli organi competenti circa la sussistenza di un’incompatibilità alla carica dello stesso.
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