VALSUSA ā Storia delĀ Movimento NoTav del 2004.Ā La ComunitĆ Montana espone le ā7 criticitĆ ā della Torino-Lione nei confronti del territorio. Chiede la discussione prima di passare allāanalisi di ad ogni altra situazione specifica. Legambiente Valsusa riassume le sue osservazioni in punti. Pro Natura Piemonte le fa precedere da unāampia disamina sulle illegittimitĆ della procedura che ĆØ stata seguita. Alla luce delle vigenti leggi sulla Valutazione di impatto ambientale.Ā La Regione si appunta sulla cancellazione del raccordo di corso Marche. Taglia fuori dal Tav lāinterporto di Orbassano, e rivela lāindifferenza di RFI per la sua reiterata richiesta. Nasce cosƬ un tavolo tecnico politico con i comuni da una parte, e la Regione, la Provincia, RFI, LTF ed il ministero dallāaltra. Nella realtĆ , il confronto sarĆ assai poco produttivo, perchĆ© le Ferrovie non collaboreranno nella discussione delle problematiche proposte.
A CHIANOCCO
Il tentativo di sondaggio di Chianocco finisce con una orchestra No Tav che usa il tetto delĀ container come palco. Il container e la recinzione ma il sabato successivo il cantiere ĆØ ancora lƬ, quando un paio di centinaia di manifestanti vengono ad ascoltare quattro sindaci ed il presidente della ComunitĆ Montana che stigmatizzano il fatto. Due asini mascottes si spingono per primi allāinterno del recinto per brucare lāerba, poi cāĆØ un accavallarsi spontaneo di gente e la recinzione va giĆ¹, prima da un lato, poi dagli altri. I carabinieri osservano con apprensione, ma nessuno danneggia le attrezzature e sul container viene issata una bandiera No Tav. Poco dopo ci sale sopra una orchestrina occitana ed il presidio si trasforma in una festa, con la musica che arriva dallāalto sulle persone che ballano in cerchio, cantano e battono il tempo con le mani e poi, al calare delle luci del giorno, accendono un falĆ².
L’AMIANTO
Ć nel corso di una serate che viene denunciato in tutta la sua gravitĆ il problema dellāamianto. E’ emerso dagli stessi documenti progettuali. Il dottor Gays, che ĆØ medico oncologo al San Luigi di Orbassano, spiega il rischio legato alla presenza di fibre rilevata dai prelievi effettuati dallāUniversitĆ di Siena per conto di RFI. Denuncia la dimensione dei volumi dello smarino del tunnel. Ogni milione di metri cubi equivale al volume di una delle Torri Gemelle. Ci sono almeno sette milioni di metri cubi da stoccare, di cui piĆ¹ di un milione contiene amianto. La protesta trova nuove occasioni per farsi conoscere. A Torino viene contestata una serata allāUnione Industriale con un titolo anche troppo significativo: āTorino, crocevia dellāAlta VelocitĆ ā. A Novalesa, domenica 15 febbraio, cāĆØ un collegamento speciale con la popolarissima trasmissione RAI āChe tempo fa?ā di Fabio Fazio.
DAL MINISTRO
Per lāincontro promesso dal ministro Lunardi, il 3 marzo, si reca a Roma una corposa delegazione di 25 sindaci della Bassa ed Alta Valle di Susa e della cosiddetta Gronda. La base di discussione, condivisa da tutti, ĆØ che, al di lĆ delle contestazioni espresse dalle osservazioni. Per il modello di esercizio, il dissesto idrogeologico, lāinquinamento acustico, lo smarino, i problemi idrici e le fasce di salvaguardia. Si debba ripartire dalla questione dellāutilitĆ dellāopera. Sembra che soffi un vento di attenzione favorevole ai NoTav. Sulla storia NoTav: lāincontro di Roma termina con un accordo importante: il ministro rileva la totale mancanza di dialogo tra RFI e i comuni. Accetta il principio che il progetto preliminare debba essere un progetto āveroā, che contenga le soluzioni a tutti i problemi e preveda i costi relativi.
CHI PAGA?
Tra i due Stati, alla fine si raggiunge una intesa e vengono preparate le bozze degli accordi che saranno firmati il 5 maggio in occasione del vertice dei due premier. LāItalia si farĆ carico del 63 % della parte internazionale, la Francia del 37 %. Resta in sospeso la richiesta dallāItalia di incassare una pari quota dei futuri introiti. Ai giornalisti che hanno seguito lāaccordo ĆØ chiaro che lāItalia si ĆØ mostrata piĆ¹ interessata allāopera e che ha largamente ceduto per convincere i francesi. Lāinizio dei lavori della Torino Lione ĆØ fissato nel 2006 e la conclusione nel 2018. Si stima che la tratta internazionale abbia un costo di preventivo di 6.700 milioni di euro, quella nazionale italiana di 2.300 milioni e quella francese di 4.085 milioni. In totale si tratterebbe di 13 miliardi ed 85 milioni di euro.
LE COMPENSAZIONI
La Regione, per convincere i comuni valsusini ad accettare compensazioni, assume un consulente di marketing. Docente di promozione pubblicitaria. Il professionista, si trova presto spiazzato e sarĆ ricordato per il suo ultimo intervento. Una lettera scritta a giugno ai settimanali locali con cui cerca di inserirsi pesantemente nella campagna elettorale contro Ferrentino ed i No Tav. Il presidente della ComunitĆ Montana risponderĆ contestandogli una iniziativa politica inaccettabile, per il consulente di un ente pubblico.Ā Intanto, la Regione continua a far pressioni per iniziare il tunnel geognostico di Venaus, ed il 20 maggio una corposa delegazione si reca nuovamente a Bussoleno. Per illustrare le prove fatte su radioattivitĆ , risorse idriche ed amianto.
IL COMITATO DI MONITORAGGIO
Storia NoTav: comincia la strategia di allarme intorno al movimento NoTav. Appena passate le ferie, si deve affrontare un nuovo dilemma. Entro il 15 settembre i sindaci dovranno decidere se entrare nel ācomitato di monitoraggioā. Formato da sette tecnici espressi da tutte le parti, che gestirĆ anche il controllo dei sondaggi. Ć un ulteriore passo della Regione che, dopo aver finalmente approvato a luglio la delibera sulla VIA della tratta nazionale. Ora prova a strappare il coinvolgimento della ComunitĆ Montana negli studi preliminari. La conferenza dei sindaci riunita dalla ComunitĆ Montana di Bassa Valle, decide di non sedersi nel comitato di monitoraggio prima di unāanalisi delle criticitĆ della linea. E di non presentarsi a metĆ settembre alla firma dellāaccordo per tale comitato, che pertanto verrĆ sottoscritto solo da Regione Provincia, CIG ed LTF. Casoni si affretta a dire che questo atto non rappresenta lāavvio dellāopera, ma comunque cresce lāallarme nei comuni interessati.
I CAROTAGGI
La preoccupazione per i sondaggi, il timore che lāinizio dei sondaggi sia inevitabile ed il successo del blocco delle trivellazioni a Chianocco e Pianezza. Spingono i comitati ad indire una serie di assemblee: la prima ĆØ a Bussoleno il 5 novembre. Anche la ComunitĆ Montana di Bassa Valle fa sentire la sua preoccupazione per non aver potuto svolgere un confronto tecnico prima dellāapprovazione della tratta nazionale. A dicembre si tiene unāaltra serata a Milanere: si informa che, dopo gli avvisi ai comuni, sono arrivate le notifiche: i proprietari le hanno ritirate e ne hanno dato notizia alle amministrazioni ed ai comitati. La ComunitĆ Montana, per bocca dellāassessore Gottero e la Coldiretti, di cui lo stesso Gottero ĆØ presidente regionale, offrono una consulenza legale gratuita a chi le ha ricevute.
IL LIBRO
Il testo sulla storia delĀ Movimento NoTavĀ ĆØ preso dal libro diĀ Mario Cavargna BontosiĀ che ha gentilmente concesso la pubblicazione. Movimento NoTav. Cronaca di una battaglia ambientale lunga oltre 25 anni. Vol. 1 Storia NoTav: 1990-2008. Edizioni Intra Moenia.