Rivoli: incontro tra amministrazione e Unione degli Istriani in vista del Giorno del Ricordo

Alberghina Ottica

RIVOLI – Sì è svolto nel primo pomeriggio un fruttuoso incontro tra il nostro coordinatore regionale per il Piemonte dell’Unione degli Istriani, Alessandro Schirru, e la Vice Sindaco della bella città di Rivoli, Laura Adduce. Nella riunione, oltre alla presentazione delle attività dell’Unione degli Istriani da parte del rappresentante, si sono discusse le prime iniziative congiunte da realizzare in vista della prossima ricorrenza del Giorno del Ricordo. Manifestazioni che si svolgeranno secondo le modalità che saranno consentite dalla emergenza sanitaria in corso. Alla fine dell’incontro la Vice Sindaco è stata omaggiata con il volume “L’Italia in Istria“. E’ uno degli ultimi volumi di carattere storico-documentale più importanti finanziato interamente dalla nostra Associazione.

L’UNIONE

L’assemblea costitutiva fu tenuta il 28 novembre 1954 in un cinema di Trieste, nel corso della quale fu approvato il primo Statuto. L’associazione assunse da subito una struttura di tipo federativo, con componenti le “Famiglie” delle comunità istriane. Delle quali due, la Parentina e la Montonese, già attive all’atto della fondazione, mentre numerose altre sarebbero nate in seguito. La rapida crescita dell’Unione, in seno alla quale si formarono ben presto anche una Sezione Giovanile e numerosi circoli. Fece si che i primi anni furono assorbiti dall’attività organizzativa ed economica, essendo le Famiglie autonome sul piano finanziario. Aderirono all’Unione degli Istriani anche il Consorzio Beni Abbandonati, organismo atto a tutelare i beni immobili dei cittadini italiani della Zona B, la Corale Istriana ed il Centro Documentazioni.

L’ASSOCIAZIONE

L’associazione agì nei primi tempi più che altro come fattore di coesione e di ritrovo, in un epoca ancora segnata per gli esuli insediati a Trieste dalle ristrettezze economiche. Solo in un secondo tempo l’Unione si fece apprezzare per i suoi elaborati politici. Ricordiamo ad esempio un libretto di 45 pagine redatto nel luglio del 1956 dall’allora Segretario Generale dell’Unione degli Istriani, Fabio Zetto. Intitolato “Sovranità sulle Zone A e B del cosiddetto Territorio Libero di Trieste, nel quale venivano esaminate con linearità le questioni giuridiche pendenti sui territori oggetto del Memorandum d’Intesa, rendendo evidente come la loro naturale risoluzione fosse insita nel ritorno alla sovranità italiana di entrambe le zone.

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