CHIOMONTE – Il Sindaco Silvano Ollivier ha formalizzato il rimpasto della sua Giunta dopo le dimissioni per sopraggiunti impegni professionali di Daniela Mesiti dal suo incarico della scorsa settimana. Prima di congedarsi per un periodo di alcune settimane per sottoporsi ad un intervento chirurgico, Ollivier, cui facciamo gli auguri di per un rapido ristabilimento, ha firmato i provvedimenti con cui riassegna le deleghe di Giunta.
Contrariamente a quanto aveva anticipato, il ruolo di Vice Sindaco passa ad Alessandro Baretta, già in Giunta con la precedente amministrazione, cui vanno anche le deleghe a lavori pubblici, A.E.M. e urbanistica. A Carlo Miravalle, che assume il ruolo di Assessore, vanno le deleghe a rapporti con enti sovracomunali, associazioni territoriali e alle frazioni Frais e Ramats.
A CHIOMONTE
Ancor prima del 700 una frana distrusse il villaggio inducendo la popolazione superstite a trasferirsi sul versante opposto in prossimità della nuova strada delle Alpi sul lato destro orografico della Dora, dove esisteva già un gruppo di abitazioni chiamato “le grange”. Certamente, anche Chiomonte, come tutti i paesi della Valle di Susa, subì l’incursione dei Saraceni. Nel 1223, dopo la morte del Conte di Savoia, Tommaso I, Chiomonte e tutta l’Alta Valle passarono sotto il dominio del Delfinato e vi rimase per circa cinque secoli, e cioè fino al 1713 (Trattato di Utrecht), per poi ritornare a far parte del dominio del Re di Sardegna. Durante questo turbinoso periodo, Chiomonte posto proprio al confine tra gli stati del Delfinato e quelli del Piemonte fu costretto a difendersi continuamente dalle scorrerie e dai saccheggi delle truppe delle più svariate nazionalità europee, dalle guerre di religione contro i Valdesi e dalle angherie e pretese dei suoi Signori Feudali.
LE SETTE FONTANE
Il paese delle 7 Fontane. Risalgono di norma al XVI secolo, le date si ricavano dai millesimi quasi sempre scolpiti sulle loro fiancate. Delle sette fontane che un tempo costituivano il vanto di Chiomonte ed ornavano il “chemin royal” del paese, oggi vi è rimasto ben poca cosa: due fontane sulla via principale ed una terza poco discosta dalla Chiesa. Due delle fontane cinquecentesche, collocate anch’esse sulla via principale furono asportate; solo successivamente con i lastroni di queste due fontane si ricostruì un’unica fontana localizzata sulla strada che porta alla stazione ferroviaria.
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