Quando lo Zar Nicola II transitò in Valsusa. Dal 23 al 25 ottobre 1909, con l’obiettivo di rafforzare l’alleanza tra Impero Russo e Regno d’Italia, lo Zar Nicola II si recò in visita nel nostro Paese. I legami tra Savoia e Romanov erano infatti molto stretti. Vittorio Emanuele assistette all’incoronazione di Nicola II nel 1896 e tornò nell’impero nel 1902, questa volta come Re d’Italia. I Romanov venivano sovente in vacanza in Liguria, attirati dal clima gradevole. La Zarina Maria, moglie di Alessandro II, donò a Sanremo le palme che ancora oggi ornano il corso. A lei è stata dedicata la “Passeggiata dell’Imperatrice”.
LO ZAR A BARDONECCHIA
Vittorio Emanuele II decise di accogliere lo zar al Castello di Racconigi perché era un luogo tranquillo, lontano dai disordini che avrebbero potuto verificarsi a Roma. Nicola II, pur non di non attraversare il territorio dell’Impero Austro Ungarico, allungò il tragitto di ben 3000 km. A bordo del treno imperiale, attraversò Polonia, Germania e Francia e giunse a Torino passando da Bardonecchia. Per garantire la sicurezza del sovrano, più di undicimila uomini furono distribuiti lungo il percorso della ferrovia in Valsusa. Al temine della galleria del Fréjus, il convoglio imperiale fu accolto a Bardonecchia dalla folla in festa. La banda dell’esercito intonò le note dell’inno russo e la compagnia d’onore presentò le armi. Il treno attraversò quindi la valle ed il sovrano ammirò i nostri splendidi paesaggi. Il suo sguardo sarà stato senz’altro catturato dalla maestosità della Sacra di San Michele.
LA TAPPA A TORINO
Dopo aver attraversato la Valsusa, giunse a Torino e visitò la Basilica di Superga. Rimase molto colpito dai vivaci colori autunnali delle colline torinesi. Il tratto di ferrovia da Collegno, per il bivio zappata, sino a Moncalieri fu quello maggiormente sorvegliato. Agli abitanti delle case e le cascine prossime ai binari fu vietato di sporgersi dalle finestre ed affacciarsi agli usci.
IL RICEVIMENTO A RACCONIGI
Lo zar raggiunse Racconigi il 23 ottobre 1909. All’incontro con Vittorio Emanuele III erano presenti anche la Zarina Aleksandra Fëdorovna e la Regina Elena, con la quale Nicola II amava discorrere in russo. Vittorio Emanuele III insignì lo zar del Collare dell’Annunziata, la massima onorificenza dei Savoia, che Nicola esibì con orgoglio nelle fotografie ufficiali dell’incontro. I due sovrani siglarono l’accordo segreto di Racconigi, con cui Italia e Russia si impegnano a opporsi insieme ai tentativi di stabilire un dominio austriaco nei Balcani ed a non stipulare accordi con terze potenze senza la partecipazione dell’altra parte.
IL FASTO DI QUELLE GIORNATE
La visita imperiale al Castello di Racconigi fu caratterizzata da grandi eventi. Il 23 ottobre in onore dello zar fu organizzato un concerto per piano, eseguito da Mascagni. Il giorno seguente la Regina Elena organizzò in onore della Zarina Alessandra un ricevimento. Vi partecipò anche Clementina Carron di San Tommaso, ultima Contessa di Buttigliera Alta. Essa dovette imparare a memoria tutti titoli dalla zarina per renderle omaggio. In serata si tenne un grande ricevimento di gala, alla presenza di molti membri di Casa Savoia. Tra i quali il Duca di Genova, fratello della Regina Margherita e la Principessa la Principessa Letizia Bonaparte, Duchessa vedova d’Aosta.
IL RICORDO DELLA VISITA DELLO ZAR
Nessuno in quel momento avrebbe mai potuto immaginare quello che accadde otto anni dopo. Nella notte tra il 16 e il 17 luglio 1918 la famiglia imperiale russa venne infatti barbaramente uccisa a Ekaterinburg. I dettagli dell’evento sono agghiaccianti tanto i loro esecutori furono crudeli. La Rivoluzione Russa pose fine alla vita di Nicola II, ma non alla dinastia Romanov. Nella notte tra il 16 ed il 17 luglio 2018 più di cento mila persone hanno reso omaggio allo zar. Il 13 ottobre 2018 il Gruppo Storico Principi dal Pozzo della Cisterna di Reano ha rievocato quell’evento proprio al Castello di Racconigi. A vestire i panni di Nicola II è stato l’Assessore Giuseppe Morra, uomo da sempre impegnato nella preservazione del patrimonio naturalistico, culturale ed artistico locale. Mentre Vittorio Emanuele III è stato interpretato da Bruno Ronco.
LA DINASTIA ROMANOV OGGI ED IL SUO NUOVO LEGAME CON L’ITALIA
Dopo l’eccidio della famiglia imperiale, le Pretese al Trono Russo passarono a Kirill Romanov, figlio del Granduca Vladimir, fratello minore dello Zar Alessandro III. Esso riuscì a fuggire all’estero con la famiglia. La dinastia è oggi guidata da sua nipote, la Granduchessa Maria Vladimirovna Romanova. Essa, dalla sua unione con Francesco Guglielmo di Prussia, ha avuto un figlio, il principe ereditario Giorgio. Il principe, nato nel 1981, il prossimo primo ottobre impalmerà una ragazza italiana. La fortunata è Rebecca Bettarini, figlia del nobile ambasciatore Roberto Bettarini, il quale è stato diplomatico per il nostro Paese in molte parti del mondo. Si rinnoverà così lo storico legame tra Italia e Russa. Le nozze si terranno a San Pietroburgo ed è già stata annunciata la presenza di membri di Casa Savoia.
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Testo di Andrea Carnino. Iscriviti alla nostra pagina Facebook L’Agenda News: clicca “Mi Piace” e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia! Segui e metti mi piace al canale YouTube L’Agenda.