Presentazione del libro “Insetti pericolosi” di Claudio Rolando

RIVOLI – Presentazione del libro “Insetti pericolosi” di Claudio Rolando giovedì 28 novembre, alle ore 18, alla Libreria Panassi di Rivoli. Condurrà l’appuntamento il professore Piero Leonardi. Il libro, Edizioni del Capricorno, è scritto da Claudio Rolando che vive a Giaveno, ma ama Parigi, la conosce bene e vi si rifugia appena può. Biologo, è stato direttore di alcune aree protette piemontesi. Autore di lavori scientifici e di articoli divulgativi sulla rivista Piemonte Parchi, collabora con il periodico In… Libreria. Alcuni suoi racconti sono stati premiati in importanti concorsi letterari in Italia e in Spagna. Per Edizioni del Capricorno è autore di diversi titoli di storia, escursionismo e cultura locale. Fra i suoi noir pubblicati: Serge il sorcio (2012) e La ragazza delle 7 (2014).

IL LIBRO AMBIENTATO TRA GIAVENO E PARIGI

«Vedi, mon ami, in questa faccenda ci sono tanti, troppi elementi strani. Díaz che, su suggerimento del dottor Bosco, sceglie Giaveno per il suo esilio in incognito, guarda caso proprio il paese dove vive la sorella della moglie, morta in circostanze sospette, che, altra strana combinazione, va a lavorare proprio per lui. E poi c’è Erica. Ingenua e carina, insomma la pecorella sacrificale piazzata davanti a un lupo come Díaz: pasticcio inevitabile. Capisci? Troppa gente con un movente si è concentrata attorno a quell’uomo. È come quando tante nuvole convergono nello stesso punto. Prima o poi il temporale si scatena, ma quale nuvola lo ha provocato? Tutto è mascherato in quella cortina di vapore, una coltre che non si è creata per caso.»

Ambientato tra Giaveno e Parigi, Insetti pericolosi è un noir classico e intrigante. Una ricostruzione sapiente di ambienti, umori e personaggi. Un modo originale di uccidere. Un finale implacabile. Una narrazione che s’insinua, inesorabile, nella mente del lettore. Un libro da cui lasciarsi avvolgere senza fretta. Difficile staccarsi.

INSETTI PERICOLOSI, IL LIBRO

Insetti pericolosi. Leo Delfos è tornato nella natia Giaveno per godersi la meritata pensione, dopo decenni di lavoro alla Omicidi di Parigi. Nei suoi progetti ci sono l’orto e il relax, ma Fabio Di Giovine, comandante dei Carabinieri del paese, lo coinvolge nelle indagini sul colombiano Eriberto Díaz, trovato senza vita nella sua camera per un’overdose di aconitina, farmaco assunto per curare una rara sindrome cardiaca. I primi riscontri sul cadavere fanno pensare anche a un avvelenamento da una sostanza simile al curaro, ma i superiori di Di Giovine sembrano avere una gran fretta di chiudere le indagini.

Qualcosa non torna, e Leo e Di Giovine indagano in via ufficiosa. I sospetti non mancano: la domestica; un’entomologa, il cui fratello è stato assassinato proprio in Colombia; il segretario di Díaz. Leo prende contatto con alcuni ex colleghi e apre uno spiraglio sul passato della vittima, poi torna a Parigi dove, in modo non proprio ortodosso, raccoglie notizie su una strana associazione, Salida, che si era formata tra studenti dell’Università di San José in Costa Rica e sembra avere a che fare con Díaz. Ma poi, com’è davvero morto Díaz? Perché, dopo aver assunto una prima dose di aconitina, ne ha presa una seconda poche ore dopo?