Piemonte: ridurre il numero dei piccioni che portano zecche e devastano i raccolti

piccione

PIEMONTE – Piemonte: ridurre il numero dei piccioni che portano zecche e devastano i raccolti (Coldiretti)

IN PIEMONTE BISOGNA RIDURRE IL NUMERO DEI PICCIONI

Coldiretti Torino chiede alla Città Metropolitana di attivare un piano urgente per ridurre il numero dei piccioni sia nei centri urbani che nelle campagne. Questi uccelli sono spesso parassitati dalla “zecca del piccione”, la zecca molle del genere Argus che può attaccare l’Uomo causando reazioni allergiche. Inoltre, il piccione è noto per essere un possibile veicolo di Salmonella e altri patogeni. Senza contare i problemi che i piccioni causano con le loro deiezioni alle opere storiche e ai monumenti e il disturbo causato agli esercizi di ristorazione all’aperto. Ma Coldiretti Torino punta il dito soprattutto sui danni all’agricoltura.

CONTRO LE COLTIVAZIONI

In queste settimane gli agricoltori iniziano le semine primaverili che daranno i raccolti nel periodo estivo. Accanto alla scena più bucolica degli aironi che seguono le operazioni di preparazione dei campi per catturare lombrichi e roditori, senza conseguenze rilevanti per l’agricoltura, assistiamo alla più triste scena di enormi voli di piccioni intenti a divorare i semi appena posati nel terreno. Lo stesso accade alla maturazione, quando i piccioni attaccano i semi pronti per la raccolta. In particolare, i piccioni saccheggiano i fiori maturi di girasole, la soia e le spighe di grano. A differenza delle cornacchie, che sono cacciabili, per i piccioni non vengono attuati contenimenti.

IL PICCIONE

Il piccione rappresenta un problema diretto, per il saccheggio delle semine e dei raccolti ma è anche un problema indiretto, per le contaminazioni dei cereali stoccati e dei foraggi animali. Le stesse patologie di cui è spesso portatore possono attaccare anche gli allevamenti animali.

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