PIEMONTE – Piemonte e crisi idrica “Parola d’ordine evitare gli sprechi”.
CRISI IDRICA IN PIEMONTE
Convegno “Risorsa idrica in Piemonte”, organizzato da Regione Piemonte. Dopo aver analizzato le strategie di gestione idrica in agricoltura, tema al quale è stata dedicata la giornata all’International Training Centre of The Ilo, è stata la volta della giornata dedicata alla risorsa idrica in Piemonte declinata sugli aspetti concernenti il cambiamento climatico e effetti sull’ambiente, tematica analizzata in tutte le sue molteplici sfumature che vanno dalla strategia regionale sui cambiamenti climatici alla situazione idrica in Piemonte, passando per il ruolo delle università sia sotto il profilo della RUSS (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile) sia sotto l’aspetto delle possibili sinergie per la gestione dei nuovi estremi climatici.
I CAMBIAMENTI CLIMATICI
«Gli effetti dei cambiamenti climatici sono in atto da tempo ma quelli “veri” li abbiamo visti in modo più marcato l’anno scorso – ha esordito l’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati – Quest’anno, anche con un po’ più di esperienza alle spalle siamo partiti in anticipo per lavorare tutti insieme, settore agricolo, idroelettrico, ambientale, gli Enti locali e gli stakeholders che si occupano della gestione dell’acqua potabile, per mettere a punto le strategie. Non possiamo più basarci solo sull’apporto che può dare la natura, occorre prepararci.
Due sono le strategie: tutelare la risorsa evitando gli sprechi e stoccare l’acqua quando c’è. I cambiamenti climatici impongono questo. Grossi invasi sì ma anche tutte le altre infrastrutture che ci permetteranno di sostenere questi obiettivi. Dobbiamo recuperare il più possibile e finanziare le progettazioni. Fondamentale è dunque partire, avere un’idea progettuale ma soprattutto condividere risorse e strategie. L’importante è farci trovare pronti con i progetti». «Visto che tutti gli indicatori dimostrano che il Piemonte è la regione più penalizzata per quanto riguarda le precipitazioni – ha aggiunto Marnati – faremo presente al nuovo commissario straordinario per la siccità di dare priorità alla realizzazione degli invasi e le infrastrutture per salvaguardare tutti i nostri comparti più importanti, come il potabile, l’agricoltura e l’idroelettrico».
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