“Pasto in compagnia” a Coazze, Grazia Gerbi attacca l’amministrazione: “La cooperativa non ha l’autorizzazione”

Pasto in compagnia a Coazze

COAZZE – Arriva un comunicato molto duro di Grazia Gerbi consigliere comunale d’opposizione, già assessore sia in comune a Coazze e in Unione dei Comuni Valsangone, sull’iniziativa promossa in campo sociale dal Comune di Coazze. Scrive la Gerbi: “Ho letto con attenzione l’articolo apparso sui giornali in merito all’apertura del pranzo in compagnia a cifra agevolata per le persone che non intendono mangiare sole. Un attività già pensata e contenuta dell’appalto per la mensa di paese condotto dalla nostra amministrazione che prevedeva oltre alla distribuzione di pasti per le fasce deboli anche l’eventuale consegna a domicilio.

Coazze Municipio

GRAZIA GERBI SULLA COOPERATIVA

“Quindi nulla da ridire su questa più che condivisibile azione. Dall’articolo però non traspare come viene attivato il servizio considerato che al Centro Sociale la cucina non ha l’autorizzazione al funzionamento. Forse il gestore di “In un altro modo” utilizzerà un’altra licenza, in questo caso però é necessario capire perché il Comune ha concesso il proprio patrocinio. Mi spiego meglio, a Coazze sono molti i ristoratori che offrono un pasto a cifre calmierate a pranzo e so che vi sono già molti utenti che ne usufruiscono. Un Ente pubblico non può, per legge, scegliere o patrocinare una ditta piuttosto che un altra senza prima fare delle indagini di mercato. Stiamo infatti parlando di un servizio che potrebbe andare in aiuto di molte delle nostre aziende, soprattutto in un periodo difficile come é quello attuale”.

LA GERBI PROPONE UNA GESTIONE DIVERSA

“Magari sono stati sentiti tutti i ristoratori di Coazze e nessuno ha aderito a questa bella iniziativa, ma se ciò non é avvenuto si potrebbe ipotizzare un’azione di concorrenza sleale. A me sinceramente sarebbe piaciuto vedersi realizzare un’attività di paese ove ogni ristoratore, che già offre il pranzo a prezzo fisso, venisse nominato in un carné di possibili scelte ove i tutti i cittadini residenti e non avrebbero potuto accedere. Insomma un elenco di posti dove poter mangiare pranzo a Coazze, sia in centro che in zone più periferiche, a prezzi fissi e concordati. Perchè , fare sistema é anche questo, aiutare chi investe e resiste in montagna. Lavorare insieme è un modo per sopravvivere questa é una cosa che i nostri artigiani e commercianti hanno capito da tempo, che andrebbe salvaguardata ad ogni costo. Se invece tutto ciò é stato provato senza ottenere dei risultati positivi mi scuso per aver male interpretato la notizia”.