ROMA – “Ci prendiamo cura di ognuno perché siamo di tutti. INPS, l’Italia del noi”. Con questo messaggio parte il 26 dicembre la campagna di comunicazione istituzionale di INPS. “È un messaggio importante – commenta il presidente dell’Istituto Pasquale Tridico – perché dopo questo lungo periodo in cui la pandemia ha moltiplicato le incertezze e le difficoltà delle persone, è aumentato il bisogno di solidarietà, di welfare, di protezione. INPS è stato in prima linea nell’affrontare questa situazione, lo ha fatto con un impegno straordinario e vogliamo che tutti gli italiani ne siano consapevoli, perché significa essere consapevoli anche del fatto che non sono soli, che possono contare su un Paese che ha la forza del noi. Il nostro impegno è far crescere il dialogo con gli italiani e grazie alla comunicazione potremoavere un cittadino più informato e consapevole del valore del nostro welfare”.
L’INPS
La campagna prevede spot televisivi sulle maggiori reti nazionali, spot radio e una campagna web. Attraverso immagini e testi che raccontano la vita di tutti i giorni delle persone, dalla cura dei figli e degli anziani fino alla tutela del lavoro, la campagna racconta anche come INPS svolga un lavoro grazie al quale la solidarietà sociale si trasforma in interventi concreti e in supporto. “Un lavoro enorme – spiega la direttrice generale Gabriella Di Michele – di cui gli italiani non sono abbastanza informati. Ognuno conosce INPS solo per la parte che lo riguarda direttamente, ma non sa quanto invece sia ampio, articolato e complesso il nostro sistema di welfare. Farlo sapere è un nostro dovere perché aiuta a capire il Paese in cui viviamo, certamente imperfetto, ma anche, da questo punto di vista, tra i più avanzati del mondo: basta conoscere i numeri per rendersene conto”.
I NUMERI
E proprio i numeri sono una parte centrale della campagna informativa. A partire da quelli generali: 360 miliardi di euro in prestazioni previdenziali e assistenziali per 45 milioni di utenti, persone e aziende. Ma anche, per esempio, quelli relativi alle “misure Covid”, con ulteriori 15 milioni di beneficiari cui sono stati erogati 44,5 miliardi di sostegni. O i lavoratori assicurati, che sono 25,5 milioni, i disoccupati che percepiscono un assegno Naspi, o ancora i 16 milioni di pensionati o i 3,7 milioni di prestazioni di invalidità.
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