Paola Giacomini sta per arrivare a Cracovia dalla Mongolia

CAPRIE – Paola Giacomini ce l’ha fatta! Il prossimo weekend varcherà le porte di Cracovia e raggiungerà la meta che si era prefissata. I tempi sono quelli che aveva previsto e, se si pensa che è partita a cavallo dalla Mongolia e ha attraversato più paesi fra Asia e Europa, non era poi così scontato. Le autorità cittadine e il comandante dei locali pompieri la accoglieranno lunedì 16 settembre 2019 con gli onori del caso. A loro la giovane valsusina consegnerà la freccia dei guerrieri mongoli che ha gelosamente portato con sé dall’antica capitale della Mongolia alla Polonia. Due cavalli Tgegheré e Custode l’hanno accompagnata nel suo viaggio difficile e non privo di ostacoli e pericoli.

PAOLA GIACOMINI SCRIVE

Sulla sua pagina Facebook SellarEpartire Paola Giacomini ha scritto: “Il 16 settembre alle 12, dopo l’heinaul, consegneremo la freccia di Khaeakhorin ai pompieri della città di Cracovia. Abbiamo le piste di mezzo mondo negli zoccoli e milioni di stelle sulla testa. Le stesse di ogni essere che cammina su questa terra. In questa impresa, porterei con me una freccia mongola. Una volta a Cracovia, vorrei donarla alla città. 1241, Cracovia, una tromba desta l’allarme: i tartari sono alle porte. Un arciere mongolo colpisce il trombettiere alla gola. I mongoli vincono, ma si ritirano. Da allora, ogni giorno, la stessa melodia viene suonata da un trombettiere che si sporge dal campanile di Santa Maria e si interrompe nello stesso punto. Sognato a febbraio 2009, scritto a novembre 2017, adesso è quasi vero“.

PAOLA GIACOMINI TORNERÀ A CAPRIE A CAVALLO

Paola Giacomini dunque consegnerà alla città di Cracovia in segno di pace la freccia mongola che 778 anni fa aveva significato violenza e invasione. Nel viaggio ha affrontato difficoltà come la severa burocrazia di alcuni stati o i disagi dovuti al clima e alle sistemazioni di fortuna. L’ambita meta è raggiunta, ma il viaggio di Paola non è ancora finito. Infatti la coraggiosa valsusina mira ad arrivare a casa, a Caprie, in sella ai suoi cavalli Tgegheré e Custode tra novembre e dicembre. Ad aspettarla c’è la sua amata cavalla Isotta Raminga che con lei aveva percorso l’intero arco alpino da est a ovest sulle tracce dei lupi. E finalmente potrà riposarsi e scrivere il suo viaggio che ha già intitolato “Mare d’erba“.

Foto tratte dalla pagina Facebook SellarEpartire di Paola Giacomini.