Oulx: la Fiera Franca quest’anno la 526ª edizione in versione anti Coronavirus

OULX – Ad Oulx torna la Fiera Franca, edizione 526ª. Sarà una fiera particolare con tante norme anti Coronavirus. C’è l’obbligo di indossare la mascherina su tutto il territorio di Oulx per tutta la giornata di domenica 4 ottobre, passando agli ingressi controllati e, all’occorenza, contingentati nell’area della fiera. La fiera si svolgerà dal 2 al 4 ottobre. Inoltre grazie al Valsusa Open Valley sarà possibile fare il test sierologico Coronavirus a 15 euro per i residenti e 30 per i non residenti. L’esame si svolgerà nello spazio sotto la Rocca.

LA STORIA

Nel 1494, per le strade di Oulx transitarono gli eserciti di Carlo VIII diretti alla conquista del regno di Napoli. Le schiere di Re Carlo imposero sacrifici enormi alla popolazione. Era avvenuto nel 1453 al passaggio delle truppe di Renato d’Angiò. Per compensare la comunità dai danni subiti, il sovrano permise all’abitato di Oulx di tenere, ogni anno negli ultimi giorni d’estate a partire dal 15 settembre, una fiera franca, libera cioè dalle tasse. La fiera venne poi fatta coincidere con la prima domenica di ottobre periodo in cui avveniva la demonticazione del bestiame dagli alpeggi. L’attuale Fiera del Grand Escarton, con la sua rassegna zootecnica, è l’ultimo evento rimasto oggi in alta Valsusa in cui vengono esposti e premiati i capi bovini, equini e caprini stanziali. Un momento di cultura, di festa, musica, ballo, e divertimento che vede ogni anno protagonisti produttori agricoli, allevatori, antichi mestieri e artigiani artisti.

L’ACQUEDOTTO DI VALLE

Il programma Fiera Franca di Oulx comincia venerdì 2 ottobre, sarà il convegno “Acquedotto di Valle”. Si svolgerà presso il Liceo Des Ambrois di Oulx. Alle ore 16.30 presso l’auditorium dell’Istituto l’ingegner Marco Arcuri di Smat parlerà della struttura. Un sistema idrico all’avanguardia che utilizza acqua di elevata qualità proveniente dall’invaso della diga di Rochemolles. Complessivamente sono state allacciate circa 30 chilometri di tubazione alla condotta principale lunga 70 chilometri. E’ destinata a servire 27 comuni dell’alta e bassa Valsusa. Superata la fase del lock-down che ha determinato l’arresto dei lavori dal 6 marzo al 10 maggio. Le attività, a partire dall’11 maggio, hanno preso una forte accelerazione per recuperare l’interruzione determinata dalla crisi pandemica, scandite da un serrato cronoprogramma.

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