RIVOLI –Ā Nella notte fra lunedƬ 8 e martedƬ 9 marzoĀ presso l’Ospedale di Rivoli ĆØ stato eseguito un prelievo di organi (fegato e reni). Anche e tessuti (cornee, cute) a scopo di trapianto terapeutico, da una donatrice di 59 anni, deceduta a causa di unāemorragia cerebrale spontanea.Ā La famiglia della donna, pur in un momento cosƬ drammatico, ha compiuto un gesto di grande solidarietĆ umana, acconsentendo allāespianto. La complessa catena di procedure mediche specialistiche prevista in questi casi si ĆØ subito attivata, impegnando le Ć©quipe della rianimazione e della sala operatoria, del laboratorio analisi, della radiologia, neurologia e cardiologia per la diagnostica e della logistica per la gestione del flusso di materiale diagnostico.
I PRELIEVI
Il Coordinamento Regionale Trapianti ha gestito la rete organizzativa fra prelievo e allocazione degli organi, coordinando le Ć©quipe di chirurghi prelevatori: una per il fegato, una per la cute, una per i reni, mentre le cornee sono state prelevate da un medico della rianimazione nellāospedale di Rivoli, il tutto insieme ai medici della rianimazione e al personale infermieristico della sala operatoria rivolese.
DALL’ASL
āUn sentito ringraziamento va in primo luogo alla famiglia della donatrice, che ha permesso questo grande gesto di solidarietĆ ā ha commentato Franca DallāOcco, Direttore Generale AslTo3. āDesidero altresƬ ringraziare le Ć©quipe di Pinerolo e Rivoli, che hanno gestito le emergenze con competenza, professionalitĆ e sollecitudine. In particolare unāallerta per afflusso massivo in un Pronto Soccorso, giĆ sottoposto ad una forte pressione per lāaumento degli accessi legati alla recrudescenza pandemica, rappresenta di per sĆ© una criticitĆ , che lāAslTo3, grazie alla Medicina dāUrgenza di Pinerolo, insieme con le altre strutture dellāospedale, ha saputo fronteggiare egregiamente. La nuova sfida per la sanitĆ pubblica ĆØ questa: esserci, sempre e comunque, per tutti, non solo per i malati covid, ma anche per i pazienti cronici, gli oncologici e per tutti coloro che continuano, al di lĆ della pandemia, ad aver bisogno di noi.ā
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