RIVOLI – Ospedale di Rivoli, bambina di 11 anni operata con successo alle vene. È stato eseguito un impianto venoso profondo sotto guida ecografica su di una piccola paziente di 11 anni, il primo in area pediatrica. Il catetere centrale ad inserzione periferica che viene utilizzato per pazienti con scarso patrimonio venoso. Questi che necessitino di terapie importanti di lungo periodo e rappresenta un’alternativa valida e poco invasiva rispetto ai cateteri venosi centrali. L’impianto viene eseguito da infermieri esperti, che hanno conseguito un master in accessi venosi ed un training adeguato.
UN GRUPPO PREPARATO
Il team della Rianimazione di Rivoli è un gruppo di professionisti, opportunamente preparati, formato da un caposala impiantatore, quattro infermieri impiantatori e tre medici rianimatori. Questi intervengono quando l’impianto prevede un accesso toracico. Il team si avvale della collaborazione di tutti gli infermieri e medici rianimatori del reparto. Quindi del personale OSS, che ha un ruolo fondamentale durante gli impianti. Ha iniziato l’attività nel 2015 e ad oggi conta circa 1000/1200 impianti l’anno. L’attività è dedicata non solo ai pazienti ricoverati negli ospedali di Rivoli, Venaria, Susa e Pinerolo. Anche alla rete oncologica ed agli utenti esterni, che attraverso le strutture territoriali o i medici di famiglia vengono inviati alla struttura, con tempi di attesa al massimo di 48 ore.
ALL’OSPEDALE DI RIVOLI
Ad eseguire il delicato impianto di questi giorni, perfettamente riuscito e senza complicanze, è stata Annamaria Racca, Coordinatore Infermieristico dell’Anestesia Rianimazione Rivoli, con la collaborazione di due infermieri impiantatori. Presente anche il dottor Michele Grio, responsabile della Rianimazione. Si è trattato per l’Ospedale di Rivoli del primo impianto in un’area delicata quale la pediatri
La piccola paziente, ricoverata presso il reparto di Pediatria di Rivoli per una patologia grave richiedente una terapia endovenosa complessa e articolata. Ha beneficiato dell’intervento ottenendo un rapido miglioramento e con un’esperienza di ricovero significativamente alleggerita.