GIAVENO – Un anno di stop per i bersaglieri della sezione Giaveno Val Sangone Rabajoli. L’attività preparatoria per il raduno nazionale di settembre a Roma per i 150 anni dalla Breccia di Porta Pia. Con il 68° Raduno Nazionale che avrebbe visto la partecipazione di una rappresentanza locale a seguito dell’emergenza sanitaria derivante dall’epidemia dovuta al Coronavirus. Del lockdown e dalle misure di prevenzione e contenimento della diffusione è stata sospesa. Così come tutte le partecipazione in presenza alle commemorazioni del periodo. “Il 27 aprile scorso, il Consiglio Nazionale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri all’unanimità ha deliberato l’annullamento dell’Udienza Papale dei fanti piumati. Familiari e sostenitori, dei raduni. E di tutte manifestazioni di qualsiasi livello programmate per il 2020″. Riferiscono dalla sezione di Giaveno.
I BERSAGLIERI
Con l’invito. “Ci fermiamo un anno per correre più sicuri l’appuntamento a Roma è riprogrammato per settembre 2021 mentre il raduno di Cuneo del 2021 viene spostato a maggio 2022”. La notizia viene diffusa dal Presidente Alberto Giacomino e dalla portavoce Alessandra Maritano. Per cogliere l’occasione di ricordare la nascita del corpo dei Bersaglieri, avvenuta il 18 giugno 1836 per intuizione del Generale Alessandro Ferrero della Marmora. Per l’assolvimento di compiti particolarmente impegnativi e rischiosi quali l’esplorazione e l’assalto. “Il fondatore, uno dei principali protagonisti del Risorgimento italiano, volle per i bersaglieri anche l’osservanza di valori. Quali il sentimento della famiglia il rispetto delle leggi e l’onore alla patria. Che sono alla base della società civile. Alla ricorrenza dello scorso anno nel 183° anniversario la Sezione Giaveno Val Sangone era presente ed ha partecipato sfilando e correndo lungo le vie di Torino”.
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