La Valsusa in tv con il Canale di Maria Bona e il Pertus di Colombano Romean

canale di maria bona

GIAGLIONE – CHIOMONTE – La Valsusa in tv con il Canale di Maria Bona e il Pertus di Colombano Romean. Oggi pomeriggio, domenica 10 gennaio, la Valsusa è protagonista su Raitre nel programma “Kilimangiaro” condotto da Camila Raznovich. Il cacciatore di paesaggi Fabio Toncelli porterà i telespettatori a scoprire il Canale di Maria Bona situato nel Comune di Giaglione e il Pertus di Colombano Romean sulla montagna di Chiomonte. La puntata inizia alle ore 15 con la scoperta di itinerari unici e affascinanti in Valsusa.

IL CANALE DI MARIA BONA

Grazie al canale di Maria Bona a Giaglione, opera realizzata nel 1400, per molti anni il paese registrò un incremento demografico molto importante. Vennero nominati irrigatori, addetti alle manutenzioni e le cause e i litigi per i cambi d’uso dei terreni e le relative tasse da pagare ai signori crearono dispute interminabili. Il “Lou Gran Blalhìe”, noto dal 1914 come il Canale di Maria Bona, è un pezzo di storia del territorio. Ancora oggi è visitabile percorrendo un suggestivo sentiero pianeggiante da percorrere in alcuni tratti con cautela. Nel 1458 furono eletti quattro arbitri della Comunità per dirimere le questioni sui cambi di utilizzo delle coltivazioni e per gestire il complicato sistema di canali allora progettato.

IL PERTUS DI COLOMBANO ROMEAN

Colombano Romean, nasce alle Ramats, frazione di Chiomonte, nella seconda metà del Quattrocento. Dopo aver lavorato nelle miniere della Provenza e aver appreso le tecniche minerarie di scavo torna a casa. La carenza d’acqua ha già indotto Chiomonte a pensare a un acquedotto. Ma proprio la perforazione della cresta rocciosa frusta i loro progetti e lo scavo è abbandonato. Romean, che ha già un’età compresa tra i 50 e i 55 anni, si propone per la realizzazione. Stipula il contratto e dà inizio ai lavori che si concludono con lo scavo di un traforo lungo quasi mezzo chilometro. Fino alla prima metà del XX secolo il “pertus” di Chiomonte è rimasto un importante riferimento per l’approvvigionamento idrico della valle. Il Pertus si presenta come un cunicolo scavato direttamente nella roccia. La larghezza dello speco si mantiene abbastanza costante. Tranne ovviamente nei punti dove sono intervenuti cedimenti ed erosioni. L’altezza si presenta di dimensioni variabili, anche dovute all’abbassamento ineguale del fondo provocato dallo scorrere continuo dell’acqua, che ruscella impetuosa nelle fasi di disgelo.

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