La sindrome brachicefalica del cane spiegata dal team dell’Ambulatorio Veterinario Molino di Condove

Ambulatorio Veterinario Molino Condove

CONDOVE – La sindrome brachicefalica del cane spiegata dal team dell’Ambulatorio Veterinario Molino di Condove. Le razze brachicefale sono quelle razze di cani in cui la mascella è più corta del normale. Volgarmente, i cani brachicefali vengono anche chiamati cani con la faccia o il muso schiacciati. “Questa struttura – ci dice il dottor Molinopurtroppo crea alcuni problemi di salute e predispone i cani brachicefali a una serie di patologie. Tra queste diversi problemi respiratori, compresa l’ostruzione delle vie respiratorie. I cani brachicefali respirano molto rumorosamente e rischiano anche di soffrire di una malattia progressiva e degenerativa, ovvero il collasso tracheale”. Altre caratteristiche delle razze di cani brachicefali sono palato molle allungato e carnoso, narici strette, trachea più piccola ed eversione dei sacculi laringei.

UNA CORRETTA INDAGINE

All’Ambulatorio Veterinario Molino di Condove ci spiegano l’importanza di una corretta indagine sullo stato dell’animale. Tramite un protocollo è possibile capirne la gravità e decidere se intervenire. Dopo aver valutato le narici e fatto i test sotto sforzo, è utile effettuare dei test strumentali che possano mettere in evidenza la conformazione interna delle prime vie respiratorie. Poi un esame radiografico permette di valutare la conformazione della trachea. Ulteriori esami che possono rilevare la presenza di altre malformazioni sono l’endoscopia e la laringoscopia. Anche la rinoscopia può essere effettuata e serve per mettere in evidenza la presenza di possibili ostruzioni nasali, che non consentono il passaggio dell’aria.

PERCHÉ INTERVENIRE?

Anche se il cane con la sindrome brachicefalica non ha sintomi, a volte è consigliabile sottoporlo a un’operazione. “Intervenire su un animale sano – prosegue il dottor Molinoriduce drasticamente la possibilità di complicanze intra e post operatorie, senza dimenticare che la patologia peggiora con l’avanzare del tempo. Quindi, più si aspetta a ridurre il palato molle e ad aprire le narici, prima si manifesteranno le alterazioni anatomiche a livello laringeo, di turbinati e cartilagini tracheali. Inoltre aumenta il rischio anestesiologico. In assenza di sintomatologia spesso i proprietari si accorgono tardi del problema”. Si interviene dunque con la chirurgia quando le anomalie anatomiche interferiscono con la respirazione dell’animale. Le tecniche chirurgiche prevedono l’allargamento delle narici per migliorare il flusso d’aria. Poi la resezione, nonché l’accorciamento del palato molle.

I CONSIGLI PER MIGLIORARNE LA QUALITÀ DI VITA

Il team dell’Ambulatorio Molino consiglia anche come migliorare la qualità di vita dei cani brachicefali. Infatti per i cani con sintomi lievi o intermittenti, la sindrome brachicefalica può essere gestita in maniera conservativa, modificando lo stile di vita e l’ambiente dell’animale. È importante controllare i livelli di esercizio e il peso, evitare condizioni calde o umide, tenere il cane in un luogo climatizzato durante l’estate ed evitare di utilizzare i collari in favore delle pettorine. Infine alcuni farmaci consigliati dal veterinario di fiducia possono migliorare le condizioni del cane.

L’Ambulatorio Veterinario Molino è aperto con il seguente orario: lunedì – sabato ore 9,00/13,00 – 16,00/19,30. Potete seguire tutti gli aggiornamenti sulla pagina Facebook. L’ambulatorio è aperto nel mese di agosto.

Ambulatorio Veterinario Molino – Via Torino 12 A, Condove – Tel. 011 9644701 – Reperibilità Cell. 338 6362694.