La seconda canna del Tunnel autostradale del Frejus verrà aperta entro l’anno

traforo del frejus

BARDONECCHIA – La seconda canna del Tunnel autostradale Frejus verrà aperta entro l’anno.

TUNNEL DEL FREJUS

Nel secondo semestre di quest’anno aprirà la seconda canna del tunnel auostradale del Frejus. Ad affermarlo è stato il ministro francese dei Trasporti Patrice Vergriete nel corso del bilaterale con il ministro Matteo Salvini al G7 di Milano. All’incontro Salvini ha auspicato che “il passaggio ferroviario, almeno delle merci, possa riavviarsi il prima possibile“. Sul tema della Tav Torino-Lione invece è stata annunciata l’intesa di procedere con l’avanzamento dell’opera, con 12,5 miliardi stanziati.

NIENTE AUMENTO DI TRAFFICO, UN SENSO DI MARCIA PER OGNUNO

Le due canne saranno utilizzate ognuna per un senso di marcia. La società francese del tunnel conferma che le capacità di traffico non aumenteranno, appunto perché non cambierà la densità dei veicoli in ognuna delle canne, mentre si rafforzerà la sicurezza, in particolare in caso di incendio. La società francese SFTRF conferma decisioni già note dall’autunno. Anche il ministro italiano degli Affari esteri, Antonio Tajani, aveva informato il 6 settembre scorso che non vi sarà aumento di traffico e che la seconda canna al Fréjus sarà pienamente operativa nel primo semestre 2024. Tajani interveniva alla Camera dei deputati per una interrogazione a risposta immediata, nel periodo compreso tra la frana di Saint-André in Maurienne del 27 agosto e la imminente chiusura del Monte Bianco per lavori e per varie settimane. L’apertura della seconda canna era stata annunciata per il 2021, ma è stata rinviata alla fine del 2022 e poi al primo trimestre del 2023, complici la pandemia e poi l’aumento dei costi derivanti dalla guerra e dalla ripresa delle attività. L’inizio dello scavo è avvenuto oltre 13 anni fa sul versante francese, nel luglio del 2011, mentre il progetto risale al 2009 e la caduta del diaframma al 17 novembre 2014. Il costo dovrebbe essere inferiore ai 700 milioni di euro, relativi alla galleria di sicurezza originariamente progettata. Infatti, anche nell’uso ordinario attuale, conserverà un diametro di otto metri, più ridotto della canna attualmente in esercizio.

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