A Caprie presentato il regolamento di “La mela e dintorni”

CAPRIE – L’associazione Lj Brus-ciajro ogni anno organizza la manifestazione “La mela e dintorni” a Caprie. E’ una mostra mercato dei prodotti locali e artigianali. La manifestazione si svolge annualmente la seconda domenica di novembre. Ha lo scopo di valorizzare la mela locale, che si coltiva in una vasta area del comprensorio. Con caratteristiche organolettiche e gastronomiche di levato valore. Nonchè la promozione di altri prodotti agro-alimentari che abbinati lavorazioni artigianali e artistiche di livello locale costituiscono corredo ed esaltazione della manifestazione. “La mela e dintorni” persegue lo scopo di valorizzare Caprie e la Valsusa.

IL LOGO

L’attuale logo de “La mela e dintorni”  è stato introdotto a partire dalla 7ᵃ edizione del novembre 2008. Oltre all’immancabile mela, protagonista indiscussa della mostra mercato, sono presenti anche una capra e una chiave. Il nome Caprie deriva infatti dal termine “capra”. Già prima dell’anno 1000 il paese era conosciuto come “Capriana”, poichè sin dall’antichità sul territorio vi era un’abbondanza di greggi, soprattutto sulle pendici del monte Caprasio. Inoltre in piemontese “Caprie” diventa “Ciàvrie”, molto simile alla traduzione in dialetto del termine “chiave”.

Mela e dintorni Caprie

LA MELA DELLA VALSUSA

Le mele non solo sono più buone, fanno anche bene alla salute. Quelle della Valsusa, poi, sono un portento. Contengono molte più vitamine, antiossidanti e sostanze anti-tumorali delle altre. Ma attenzione: per ottenere il massimo beneficio, vanno mangiate con la buccia e magari fatte stagionare un po’. La medaglia d’oro tra tutte le mele va alla renetta. Meno bella, forse, da vedersi rispetto alle cugine golden. Ma molto più gustosa, come tramanda la tradizione e come ha recentemente dimostrato anche la scienza. I benefici sono massimi se si mangiano mele di montagna, contengono ben il 30 per cento in più di antiossidanti e il triplo di vitamina C”. E se le mele sono un po’ stagionate, ancor meglio. La ricerca avrebbe dimostrato che dopo oltre 200 giorni di conservazione, i polifenoli aumentano, e la quantità di vitamina C non subisce variazioni. Per massimizzare il beneficio e la quantità di sostanze antiossidanti e antitumorali, gli scienziati consigliano di mangiare i frutti con la buccia. Buone notizie anche per i golosi. La cottura non pregiudica i benefici delle mele. I ricercatori trentini riferiscono infatti di alcuni studi americani secondo i quali gli antioassidanti sopravviverebbero anche nelle torte per un buon 70 per cento.