A Caprie per una domenica mela…gusto con “La Mela e dintorni” edizione 2018

mela

CAPRIE – Il tempo nuvolo, senza pioggia, accompagna a Caprie una domenica con “La Mela e dintorni”, la sagra che chiude il lungo calendario dell’autunno valsusino con il più classico dei mercatini dedicati all’artigianato e ai prodotti tipici della Valle di Susa lungo la via centrale del paese. Nella piazza centrale,  mele di tutti i tipi, rosse e verdi, dolci e meno dolci, che facevano bella mostra di sé nei banchi dei coltivatori valsusini.

TRA MELE A ALPINI

All’interno della scuola, che ha sostituito egregiamente il Palatenda, c’è la spettacolare Rassegna Pomologica, curata come sempre da Silvio Pent e Gian Vinassa. Gli Alpini sono pronti ad accogliere i visitatori con il vin brulè e non mancano le frittelle, distribuite a volontà. I Vigili del Fuoco volontari di Condove hanno attrezzato il torrente per l’attraversamento su corda per i bambini alla Mela di Caprie.

 

LA MELA DELLA VALSUSA

Le mele non solo sono più buone, fanno anche bene alla salute. Quelle della Valsusa, poi, sono un portento. Contengono molte più vitamine, antiossidanti e sostanze anti-tumorali delle altre. Ma attenzione: per ottenere il massimo beneficio, vanno mangiate con la buccia e magari fatte stagionare un po’. La medaglia d’oro tra tutte le mele va alla renetta. Meno bella, forse, da vedersi rispetto alle cugine golden. Ma molto più gustosa, come tramanda la tradizione e come ha recentemente dimostrato anche la scienza. I benefici sono massimi se si mangiano mele di montagna, contengono ben il 30 per cento in più di antiossidanti e il triplo di vitamina C”. E se le mele sono un po’ stagionate, ancor meglio. La ricerca avrebbe dimostrato che dopo oltre 200 giorni di conservazione, i polifenoli aumentano, e la quantità di vitamina C non subisce variazioni. Per massimizzare il beneficio e la quantità di sostanze antiossidanti e antitumorali, gli scienziati consigliano di mangiare i frutti con la buccia. Buone notizie anche per i golosi. La cottura non pregiudica i benefici delle mele. I ricercatori trentini riferiscono infatti di alcuni studi americani secondo i quali gli antioassidanti sopravviverebbero anche nelle torte per un buon 70 per cento.

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