L’investitore di Condove in attesa di un altro processo per un episodio di aggressione

CONDOVE – Maurizio De Giulio, l’elettricista di 50 anni accusato dell’omicidio di Elisa Ferrero, travolta insieme al fidanzato a Condove il 9 luglio scorso, è in attesa di un altro processo per aggressione ai danni di un’automobilista di Moncalieri, assalita dallo stesso De Giulio nell’ottobre 2015 per non aver concesso la precedenza.

La donna ha spiegato di essere stata afferrata per la gola e minacciata di morte dall’elettricista, reazione che delinea una volta di più la personalità dell’uomo. Eppure, sebbene il fatto risalga a due anni fa, la prima udienza del processo non è ancora stata fissata, a causa dei carichi di lavoro del tribunale.

La reazione esagerata comunque ricorda quello che è avvenuto a Condove quando una lite, sempre per una precedenza, avrebbe spinto De Giulio- secondo l’accusa – ad inseguire e poi travolgere la moto su cui viaggiavano Elisa Ferrero e Matteo Penna e avrebbe potuto diventare un’ulteriore prova del profilo psicologico dell’uomo, un elemento importante a favore dell’accusa.

Si attende invece la perizia, richiesta dalla difesa dell’uomo e dal pm Paola Stupino,  sulla centralina elettrica del Ford Transit che ha investito i due fidanzati, per stabilire con certezza se c’è stato un tentativo di frenata, purtroppo anche per questa i tempi sono lunghi.

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Entrambe le famiglie, assistite dall’avvocato Pierfranco Bertolino, aspettano la chiusura dell’indagine e l’avvio del processo. Alla fine i due processi potrebbero finire per accavallarsi.