In alta Valle di Susa: intervento nei boschi distrutti dalle valanghe

VALSUSA – In alta Valle di Susa: intervento nei boschi distrutti dalle valanghe.

NEI BOSCHI DELL’ALTA VALLE DI SUSA

In alta Valle di Susa lā€™intervento riguarderĆ  aree boscate danneggiate da fenomeni valanghivi nei Comuni Chiomonte, Exilles sulla valanga Verger-Ruinas, Salbertrand sulla valanga Moncellier e Sauze di Cesana sulla valanga Bessen. La forestazione delle aree di distacco di valanghe, unita alla protezione del postime con cavalletti in legno, ha lo scopo di mitigare il rischio di distacco di valanghe storiche e ricorrenti, che costituiscono un pericolo per le infrastrutture del fondovalle, garantendo al tempo stesso un incremento della superficie forestale attivamente gestita, una migliore connessione ecologica a livello di versanti, una implementazione delle foreste di protezione diretta, a vantaggio della sicurezza del territorio. Le aree di intervento sono suddivise in 3 siti che a loro volta possono essere caratterizzati da aree disgiunte, di proprietĆ  comunale, tutte localizzate allā€™interno del perimetro di valanghe storiche e ricorrenti, censite e documentate da ARPA Piemonte nel Sistema Informativo Valanghe (SIVA).

LE AREE

Le aree di forestazione sono state scelte in funzione della pericolositĆ  della valanga e del rischio nei confronti delle infrastrutture di fondovalle (centri abitati, strade aperte al transito veicolare). Si tratterĆ  di un ripristino dei siti forestali con reimpianto di specie tipiche dei piani montani interessati: su quelli a maggior altitudine verranno reimpiantati il Larice (Larix decidua), il Pino cembro (Pinus cembra), lā€™Acero montano (Acer pseudoplatanus) ed il Ginepro (Juniperus communis); a quote inferiori la Roverella (quercus pubescens), il ciliegio selvatico (Prunus avium) il Frassino (Fraxinus excelsior) il Castagno (Castanea sativa), il sorbo montano ed il sorbo degli uccellatori (Sorbus aria ed aucuparia) con sottobosco di Biancospino (Crataegus monogyna), Sanguinello (Cornus sanguinea) e Ligustro (Ligustrum vulgare).Ā Tutti gli interventi verranno supportati a livello scientifico dal Dipartimento di Scienze agrarie forestali ed alimentari dellā€™UniversitĆ  di Torino, con cui ĆØ in atto una convenzione riguardante lā€™annualitĆ  2022 del PNRR e, a livello operativo, dalla Regione Piemonte e dallā€™Istituto per le Piante da Legno e lā€™ambiente di Torino, che ha giĆ  collaborato alla prima fase di candidatura degli studi di fattibilitĆ  tecnico-economica e con cui ĆØ in corso di predisposizione un accordo.

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