Immigrati in Valsusa, va in frantumi l’accordo sull’accoglienza

Immigrati in Valsusa

AVIGLIANA –  Immigrati in Valsusa, va in frantumi l’accordo sull’accoglienza che si era stipulato nel 2017. Forse anche in relazione ai continui scandali legati alla gestione dell’accoglienza: il meccanismo in Valsusa non funziona più. A Roma prima, in Toscana, Liguria e Calabria poi gli scandali più eclatanti. La Magistratura sta mettendo in evidenza quando, a volte, il “sistema” dell’accoglienza sia stato più dedito alla truffa che a prendersi cura degli immigrati. In bassa Valsusa, con capo fila il Comune di Avigliana,  negli scorsi anni la Prefettura aveva firmato un accordo per distribuire nei comuni aderenti un certo numero di immigrati. Il documento era stato rinnovato a novembre del 2017. Tra i comuni oggi è nata una nuova politica legata a questo sistema e l’accordo non è stato più rinnovato da tutti.

Borgone, il Municipio

BORGONE DICE NO AL PROGETTO DI ACCOGLIENZA

Il comune di Borgone ha scritto ad Avigliana. “In risposta alle missive fatte pervenire dall’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Avigliana, inerente il progetto di microaccoglienza diffusa e successive risposta al prefetto circa l’approvazione della legge 132/18 note come “immigrazione e sicurezza” si comunica quanto segue. Il Comune di Borgone Susa non intende dare seguito con una seconda face al progetto di microaccoglienza diffusa e non condivide le rimostranze circa l’applicazione della su scritta legge nota come “immigrazione e sicurezza”, che ricordiamo essere legge dello Stato.

Da Borgone, perché si evidenzi che ormai il progetto non riguarda più tutto il territorio specificano. “Si richiede pertanto di non firmare tale missive con la dicitura “le Amministrazioni Comunali della Valle di Susa”, così come riportata in calce. Ma di inserire le singole amministrazioni aderenti“.