Il sindaco di Borgone Diego Mele sulle opere di accompagnamento alla Tav Torino-Lione

BORGONE – Il sindaco di Borgone Diego Mele sulle opere di accompagnamento alla Tav Torino-Lione.

LE OPERE DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA TAV TORINO-LIONE

Lunedì pomeriggio presso il palazzo della Regione si è svolta alla presenza del Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dell’assessore ai trasporti Marco Gabusi, del Sindaco Metropolitano Lo Russo e del Commissario Straordinario di Governo, una riunione dell’osservatorio Torino-Lione in cui è stata siglata un’intesa per i 54 milioni di euro di opere di accompagnamento stanziati per i comuni direttamente interessati alle opere di cantierizzazione.

PER IL TERRITORIO

Il sindaco di Borgone Diego Mele è intervenuto all’incontro e dichiara: “In questa particolare occasione, non mi sono potuto esimere dal chiedere al Ministro e al Commissario maggiore attenzione alla Valle e a tutti quei comuni che, pur non essendo interessati dalla tratta internazionale della linea ferroviaria, sono impattati pesantemente dai cantieri insistenti sui territori confinanti. Basti pensare al forte traffico (e disagio!) generato dai mezzi pesanti di movimentazione terra, all’impegno costante delle nostre Stazioni dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, nonché ai nostri agricoltori che sempre più spesso vedono sottrarsi vaste aree di terreno per opere accessorie alla linea principale. Salute pubblica e ambiente vanno tutelati prendendo in considerazione l’intera Valle di Susa, non solo con opere compensative, ma con progetti d’insieme che monitorino e tutelino i cittadini della Valle intera. Non chiediamo opere aggiuntive, chiediamo maggior considerazione e un riconoscimento dell’impatto indiretto che le opere stanno generando sui nostri territori e sui nostri cittadini. Ciò che chiedo anche e soprattutto per chi, per i motivi più disparati, non si è mai seduto ai tavoli di coordinamento, è il poter dare una voce a chi subirà dei forti disagi non avendo mai potuto esprimere prima le proprie considerazioni ai tavoli della politica”.

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